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SPI, inaccettabile equiparazione tra fascisti e partigiani

29 Gennaio 2009
Il sindacato pensionati della Cgil di Parma interviene in solidarieta' dell'ANPI

E’ stata presentata nei giorni scorsi, da Lucio Barani del Pdl, una proposta di legge, la 1360, sottoscritta da numerosi esponenti del centro-destra, che prevede l’istituzione di un nuovo ‘Ordine del Tricolore’ da conferire a coloro che, durante la seconda guerra mondiale, hanno fatto parte di formazioni armate partigiane o gappiste cosi’ come a coloro che facevano riferimento alla Repubblica sociale italiana. ‘Si tratta - secondo Patrizia Maestri, segretaria generale dello SPI Cgil di Parma - di una sostanziale equiparazione tra coloro che combattevano per la liberta’ e coloro che volevano la prosecuzione della dittatura fascista, come i repubblichini di Salo’. Bene ha fatto l’ANPI a insorgere contro questa proposta, inaccettabile e vergognosa’.

Patrizia Maestri ricorda che ‘non e’ la prima volta che, nel corso degli ultimi anni, si tenta di mettere acriticamente sullo stesso piano antifascisti e fascisti, coloro che hanno sacrificato la propria vita per la liberta’ e la democrazia del Paese e coloro che erano contrari a questi principi. In questo modo si metterebbero in discussione i valori stessi su cui e’ sorta la Repubblica italiana e la stessa Costituzione. Il nostro sindacato, che conta ancora numerosi ex partigiani, non potrebbe mai accettare di mettere in discussione la memoria di quelle battaglie e di quelle morti’.

Lo SPI Cgil di Parma ribadisce dunque di schierarsi al fianco dell’ANPI e, conclude la Maestri,  ‘anche in occasione del 65° anniversario degli scioperi del marzo 1944, che vedra’ il sindacato porre al centro delle sue iniziative la memoria della Resistenza e i valori della Costituzione, fara’ sentire in ogni territorio la sua voce al fianco delle associazioni resistenziali, affinché questa proposta non abbia seguito nella discussione parlamentare e venga respinta ogni ipotesi revisionista su quell’epoca storica’.

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