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Slittamento scadenza IMU, troppe disomogeneità tra Comune e Comune

11 Giugno 2020
CGIL, CISL e UIL provinciali chiedono un indirizzo più condiviso

La scadenza del pagamento dell'acconto del 50% dell'imposta municipale unica  (IMU) prevista a livello normativo per il prossimo 16 giugno sta vedendo a livello dei singoli Comuni della provincia di Parma una rideterminazione dell'indicazione di quella data a seguito dell'emergenza Covid 19, tenuto conto delle difficoltà  dei cittadini ad ottemperare al pagamento per le difficoltà economica  determinatasi.
 
L'obiettivo, secondo CGIL, CISL e UIL territoriali, è sicuramente condivisibile nel merito; nel metodo occorrerebbe fare una approfondita riflessione sulla situazione che si sta evidenziando, con la deliberazione di tempistiche disomogenee, essendoci Comuni che mantengono la data prevista (16  giugno), altri che individuano la scadenza al 31 luglio, al 30 settembre e altri che sono nell'imminenza della scadenza in fase di decisione.
 
Le difficoltà economiche determinate dal Covid 19 non hanno confini comunali e diventa francamente non comprensibile la ragione per cui via siano amministrazioni che giustamente prorogano la scadenza ed altre no, nonostante il decreto Rilancio consenta al singolo Comune di differire i termini di versamento della scadenza IMU, fissando per i contribuenti che si trovino in una situazione di difficoltà il nuovo termine.
 
Per l'economia di una famiglia in questo periodo anche il solo posticipare una data di scadenza può fare la differenza e per questo il fatto che solo alcune Amministrazioni abbiano lasciato invariata la scadenza del 16 giugno sarebbe, secondo i sindacati confederali, da riconsiderare.
 
CGIL, CISL e UIL di Parma esprimono  preoccupazione rispetto alla disomogeneità di comportamenti che possono avere ricadute sulla gestione economica delle famiglie. Seppur nella totale legittimità di chi ha ritenuto di non prorogare la scadenza, si ritiene questa applicazione a macchia di leopardo foriera di iniquità, in quanto tutti i cittadini a parità di condizioni economiche  meriterebbero, specialmente in questo periodo, un indirizzo comune.

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