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SLC CGIL Parma: "Lavoratrici e lavoratori di Poste Italiane hanno compreso e condiviso le ragioni dello sciopero del 1° marzo"

2 Marzo 2021
Alta l’adesione a Parma ed in tutto il resto della regione

“È stata alta l’adesione a Parma ed in tutto il resto della regione allo sciopero di ieri proclamato dalla sola SLC CGIL in Poste Italiane Spa”. A dichiararlo è Marcello Diego, segretario generale provinciale della categoria.

“Questo è il risultato della massiccia campagna di assemblee che abbiamo effettuato da novembre, mese di inizio della vertenza, con le RSU SLC CGIL Antonella Monteverdi e Armando Ferrante in ogni luogo di lavoro e con collegamenti da remoto, dalla quale sono emerse le numerose problematiche da troppo tempo senza risposta".

"Con lo sciopero ed il presidio davanti alla Prefettura di Parma abbiamo portato all’evidenza dell’opinione pubblica e delle autorità (Prefetto, Presidenti di Regione e Provincia e Sindaci) le criticità presenti all’interno dell’azienda: la riduzione progressiva degli organici, il peggioramento delle condizioni lavorative, le pressioni commerciali, il ridimensionamento del servizio postale,  i disservizi per i cittadini”.

Solo in provincia di Parma dall’inizio della pandemia sono stati chiusi 15 uffici postali: alcuni lo sono ancora, altri sono stati riaperti ma a giorni alterni per mancanza di personale.

“La lettera che come SLC CGIL di Parma abbiamo scritto al Presidente della Provincia ed ai Sindaci, nella quale ci siamo resi anche disponibili ad incontrarli – continua Diego - è un invito a farsi anche loro parte attiva per far invertire le iniziative di ridimensionamento messe in atto da Poste Italiane Spa sul territorio, che farebbero venir meno il suo ruolo di servizio pubblico essenziale e universale”.

La SLC CGIL ha annunciato di voler proseguire con le iniziative fino a che non giungeranno risposte concrete da Poste Italiane.

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