La denuncia dell'RSU e dei sindacati unitari di categoria
Le organizzazioni sindacali di categoria di CGIL, CISL, UIL, USB, SALFI e le RSU dell’Agenzia delle Entrate di Parma ormai da tempo denunciano il grave problema presente presso il locale Ufficio Territoriale.
Il personale addetto al front office non è sufficiente a fronteggiare i copiosi carichi di lavoro assegnati e nel contempo ad erogare, con tempi di attesa ragionevoli, i servizi all’utenza che sempre più numerosa si reca agli sportelli. Le organizzazioni sindacali e le Rsu già da tempo avevano denunciato questa situazione, prevedendone gli effetti che puntualmente si sono verificati.
Questa condizione perdura da tempo e sta raggiungendo livelli esasperanti. Nonostante ciò, i dipendenti, con senso di responsabilità e di abnegazione, operano agli sportelli spesso restando anche ben oltre il proprio orario di lavoro e tralasciando le pause di sicurezza previste dalla legge per chi lavora al computer.
Il livello dei carichi di lavoro e le difficili condizioni in cui i colleghi operano sono noti all'Amministrazione e le proteste nella giornata di ieri, generate dalle code che si verificano quotidianamente, erano purtroppo prevedibili.
La situazione sarà ancor più grave quando gli effetti della spendig review diventeranno concreti: il taglio di un ulteriore 10% di spesa per il personale e una riforma della pianta organica che di fatto impedirà nuove assunzioni nei prossimi anni ridurranno ancor di più la possibilità per l’Ufficio Territoriale di Parma e per gli altri uffici dell’Agenzia delle Entrate di offrire un servizio adeguato alle attese dei contribuenti.
I sindacati unitari di categoria si domandano perché non si incentivi lo snellimento delle procedure attraverso l’uso (non ancora sufficientemente implementato) degli strumenti telematici e non si riduca il numero degli adempimenti. Ciò contribuirebbe a ridurre l’afflusso dei contribuenti agli sportelli aumentando l’efficienza del servizio.
Le sigle di categoria chiedono che le condizioni di lavoro degli operatori del front office siano tenute nella dovuta considerazione e nel contempo ritengono che gli utenti abbiano il diritto di fruire di servizi che nel futuro prossimo risulteranno sempre più ridotti a causa di politiche miopi atte a ridurre il ruolo e l’area dei servizi pubblici.
Denunciano
quindi condizioni di lavoro ormai al limite della sopportabilità e avvertono
che l’Ufficio Territoriale di Parma, per poter erogare i servizi a cui è
preposto non può continuare ad operare in permanenza di gravi carenze di
personale e organizzative, che contribuiscono, assieme ai ripetuti e noti
problemi di sicurezza emersi nell’ultimo periodo, a generare un clima di lavoro
denso di tensioni.