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Sidel Parma e Verona: chiuso l'integrativo aziendale

19 Dicembre 2008
Riguarda oltre 1300 tra lavoratori e lavoratrici

Con grande soddisfazione la Fiom Cgil di Parma comunica che nei giorni scorsi è stata raggiunta un'ipotesi di accordo per il rinnovo del Contratto Integrativo aziendale della Sidel Spa degli stabilimenti di Parma, in cui è la maggiore azienda metalmeccanica, e di Verona.

Dopo le assemblee di presentazione dell'intesa del 18 dicembre viene oggi sottoposta al referendum per l'approvazione dei lavoratori e delle lavoratrici.

La Sidel è un'azienda del settore dell'impiantistica alimentare appartenente alla multinazionale svedese Tetrapack/Tetralaval che occupa oltre 1200 lavoratori e lavoratrici nei due stabilimenti interessati. Un'ipotesi di accordo raggiunta dopo oltre sei mesi di una trattativa che si era rotta sul punto decisivo della conquista del consolidamento di quota parte degli obbiettivi raggiunti sul premio di risultato.

La grande partecipazione alle iniziative di lotta, la determinazione della delegazione sindacale e la costante tensione sugli sviluppi della trattativa ci hanno consentito di conquistare un contratto, dopo sei anni dall'ultimo rinnovo, che centra gli obbiettivi di fondo che la piattaforma si poneva nonostante una pesante difficoltà di mercato dell'azienda.

Oltre al mantenimento e al rafforzamento del sistema di relazioni sindacali preesistente, fondato su un sistema di consultazione, esame congiunto e confronto, il sindacato è riuscito a ottenere un significativo avanzamento sul terreno dei diritti e sull'impianto del premio di risultato. La caparbietà e la passione con cui l'intera delegazione sindacale ha lavorato nella trattativa ha consentito infatti di superare le pesanti riserve dell'azienda sull'impianto di una piattaforma che in più punti avanzava richieste che nell'ultimo CCNL non hanno trovato una risposta positiva e concretamente ben lontana dalle pretese confindustriali sul nuovo modello contrattuale. Tra questi il diritto ad un'ora di assemblea retribuita in aggiunta, specifica sulle questioni della sicurezza e della salute. Si è ottenuto un giorno di permesso retribuito per la paternità;tre mesi di aspettativa non retribuita in aggiunta per la maternità; l'incremento della quota a carico dell'azienda per gli aderenti al fondo Cometa; il riconoscimento di un terzo del costo per l'abbonamento urbano ed extra urbano per chi utilizza i mezzi pubblici per recarsi al lavoro; l'incremento delle risorse che l'azienda versa per il fondo interno di mutualità;il diritto ad avvalersi nelle assemblee di interpreti, a carico dell'azienda, per portatori di handicap uditivo; l'eliminazione della preesistente franchigia di tre mesi per la maturazione del premio di risultato per i lavoratori precari; la cancellazione della clausola elastica per i contratti di lavoro part-time; una condizione di miglior favore per chi passa dalla 5s alla 6 categoria;il 3 livello come livello minimo di ingresso sia per i contratti atipici che per quelli a tempo indeterminato.

Grande importanza assume, all'interno dell'intesa, il capitolo che attiene alla nuova organizzazione del lavoro, sul modello della “produzione snella”, che l'azienda ha intenzione di introdurre. Su questo si è riusciti a concordare modalità, regole e forme della partecipazione negoziale della Rsu in questo processo come elemento di tutela dei lavoratori e delle lavoratrici.

Sul salario si è riusciti a modificare integralmente l'impianto preesistente che aveva un'alta soglia di accesso nel rapporto obbiettivi raggiunti/erogazione del premio, definendo un importo medio di 1733 euro annuali come premio di risultato. Risultato particolarmente importante è che, oltre all'adeguamento annuale di 30 euro del montante preesistente di salario consolidato (1488 euro) ,si sia ottenuto il consolidamento del 10% dei premi erogati nella vigenza contrattuale.

Di non secondaria importanza il riconoscimento del ruolo negoziale della Rsu nella definizione degli obbiettivi annuali, che comunque non possono andare oltre il 10% di quelli dell'anno precedente, dei programmi e delle azioni per il loro raggiungimento.

Infine sul capitolo del trattamento di trasferta si conquistano significativi miglioramenti come l'aggiornamento delle diarie; l'incremento dell'indennità di trasferta che passa in cifra fissa con adeguamento automatico annuale sulla base del tasso di inflazione Istat e altre condizioni di miglior favore rispetto a quanto definito dal CCNL.

Un risultato importante che segna positivamente, il sindacato di categoria, l'avvio di una nuova fase di contrattazione aziendale di fronte al tentativo del padronato di cancellare il ruolo delle Rsu e la dimensione collettiva della contrattazione stessa.

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