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Sicurezza urbana? Facciamo un po' di chiarezza

8 Aprile 2016
Barbara Vigilante, FP CGIL Parma: "La Polizia Municipale non venga impiegata in interventi che non rientrano nei suoi compiti istituzionali"

La sicurezza dei cittadini è un bene prezioso, questo è evidente. Proprio per questo la discussione va affrontata con serietà e consapevolezza, tenendo presente le diverse competenze e i diversi compiti delle forze di polizia e delle istituzioni (tra cui i Comuni) che intervengono sul problema.

È bene precisare che gli operatori di Polizia Municipale sono dipendenti delle amministrazioni comunali, soggette da anni a blocchi del turn over che non consentono di adeguare gli organici alle esigenze del territorio e dei cittadini.

Ipotizzare un servizio di Polizia Municipale h24, come richiesto recentemente sulla stampa locale dal sindacato di polizia SIAP, appare inconciliabile con le unità di personale attualmente in forza al comune di Parma. Ad oggi, gli operatori del Comando PM sono circa 180, numero già ampiamente al di sotto degli standard previsti dalla legge regionale.

Solo grazie ad un accordo tra Amministrazione comunale e sindacati, con la volontarietà e l'impegno dei lavoratori della PM di Parma, è stato possibile effettuare nel 2015 alcuni turni notturni in un periodo di tempo limitato.

Che gli operatori di Polizia Municipale – spiega Barbara Vigilante, della FP CGIL di Parma - non siano sovrapponibili alle forze di Polizia lo testimoniano anche: il loro contratto nazionale di lavoro (il cui rinnovo è bloccato per legge da 6 anni), il mancato riconoscimento della causa di servizio, l'esclusione dal bonus fiscale degli 80 euro previsto per le forze di Polizia di cui alla legge 121/1981, l'età pensionabile a 66 anni e 7 mesi”.

Da anni la Polizia Municipale aspetta una normativa chiara che ne definisca nettamente le funzioni, che non sono un duplicato, come a volte erroneamente si pensa, delle forze di Polizia statale. Troppe volte accade che i lavoratori della PM vengano impiegati in interventi non rientranti nei loro compiti istituzionali”.

In più – aggiunge Vigilante - l'utilizzo costante di notte su strada di quelli che vengono ancora definiti “vigili urbani” aumenta notevolmente il rischio di una confusione di ruoli e di competenze”.

La FP CGIL provinciale chiede al Sindaco di Parma e al Comandante del Corpo di PM di evitare che le conseguenze di questa confusione istituzionale ricadano sugli operatori, e di non dare seguito a richieste che, oltre a non essere rispettose dei diritti dei lavoratori, non sono neanche sostenibili sul piano della effettiva fattibilità.

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