Questo sito non utilizza cookie per le proprie funzionalità o per mandarti pubblicità. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie tecnici per la gestione del sito. Per saperne di più clicca qui.
CGILParma.it


ISCRIVITI ALLA CGIL


Giovedì 28 Marzo 2024
HOME PAGE
CATEGORIE
SERVIZI
CHI SIAMO
ORARI-SEDI-TELEFONI
CONTATTACI

Sicurezza pubblica e allerta terrorismo, come si utilizzano gli operatori di Polizia Municipale in città?

16 Aprile 2018
La FP CGIL Parma scettica e preoccupata: "Non si può sacrificare la tutela dei lavoratori"

Riaffiora in questi giorni, sollecitato da esponenti politici locali, il tema dell’impiego della Polizia Municipale di Parma in ambito di contrasto alla criminalità, una questione che la Funzione Pubblica CGIL di Parma sperava di non vedere più riesumata in questa fattispecie.

Se è vero infatti che Parma appare una città sempre più pericolosa, è pure vero che un eventuale utilizzo da parte dell’Amministrazione comunale dei lavoratori della locale PM in ambito di servizi programmati volti al contrasto della criminalità, intesa nel più ampio significato della parola, non vedrebbero l’approvazione delle rappresentanze dei lavoratori, in quanto le materie di ordine pubblico e sicurezza pubblica restano ancora di esclusiva competenza statale.

Senza voler scendere in polemica con alcun soggetto, la FP CGIL ricorda che la sicurezza e tutela dei lavoratori della PM è continuamente oggetto di attenzione da parte di delegati e rappresentanti dei lavoratori per la sicurezza sui luoghi di lavoro, i quali non mancano di segnalare all’amministrazione comunale ogni criticità di merito, da risolvere ai tavoli di confronto e non sulle pagine di un quotidiano da parte di improvvisati “tecnici” del momento.

Ma compito della Funzione Pubblica CGIL di Parma è anche quello di evidenziare il fatto che i lavoratori della PM, oltre a svolgere i loro compiti istituzionali, vengono già di fatto coinvolti nella tutela della pubblica sicurezza e dell’ordine pubblico, senza proporzione di tutele e riconoscimenti rispetto alle Forze di Polizia statali, le quali a propria volta, come è evidente a tutti, si trovano nella difficoltà di garantire un servizio efficiente pur nella scarsità di risorse di persone e mezzi.

A tale proposito, in merito alla prevenzione di atti di terrorismo, allarme dei più attuali in Italia, a cui tutte le strutture dello Stato dovrebbero concorrere sulla base delle proprie specifiche prerogative, la FP CGIL Parma esprime scetticismo e preoccupazione rispetto alle procedure adottate dalla locale Polizia Municipale.

Modalità operative che prevedono il posizionamento dei lavoratori di PM davanti alle barriere cosiddette antisfondamento, come per esempio quelle che vengono collocate in occasione delle partite di calcio della squadra cittadina, lasciano perplessi. Infatti, ben prima dei "nostri" vigili urbani, dovrebbero essere posizionati gli operatori preposti alla tutela dell'ordine pubblico e della pubblica sicurezza, come succede normalmente in altri territori dove, come è possibile notare per chiunque guardi ad esempio le immagini di un tg, vengono collocati prima elementi di separazione come fioriere antintrusione e barriere in calcestruzzo, poi camionette dell’Esercito Italiano, magari altre barriere, le auto della Polizia Municipale, e solo in ultimo gli operatori di PM.

Invece qui a Parma, in occasione degli incontri calcistici come di altri eventi, la disposizione delle forze in campo è solitamente rovesciata, così da avere gli operatori di PM in prima linea, senza contare che, dai new jersey in cemento utilizzati inizialmente per le partite, si è pensato, per ridurre i costi, di adottare grandi autocarri, poi autobus della Tep fino ad arrivare talvolta ai soli mezzi della PM. Mentre Polizia e Carabinieri, quando ci sono, restano ben lontani.

Secondo quale logica, viene da chiedersi.

Delle due l’una: o a Parma abbiamo una strategia, per quanto stravagante, più efficace degli altri, e altrove (Roma compresa) sbagliano tutto; oppure siamo noi ad andare verso un pericoloso rovesciamento dei ruoli, che rischia di ritorcersi contro i lavoratori stessi di PM.

Il caso Bonsu, dove lavoratori della PM sono stati mandati allo sbaraglio a svolgere compiti delle Forze di Polizia in un servizio “antidroga”, non ha proprio insegnato nulla a questa città? Stiamo assistendo all'ennesima deriva verso una sicurezza a tutti i costi, ancora a discapito dei lavoratori della PM di Parma?

La FP CGIL non ci sta! I lavoratori della Polizia Municipale di Parma non hanno bisogno di immaginare il proprio nome scritto su muri del pianto o targhe ricordo, hanno invece bisogno di essere rispettati e tutelati dal loro datore di lavoro, il Comune stesso. Il sindacato di categoria auspica pertanto che venga quanto prima rivista l’attuale modalità di dispiegamento del personale in occasione degli eventi per i quali si configuri una possibile allerta, e che si tenga conto delle effettive prerogative, competenze e ambiti di utilizzo della PM, anteponendo a ogni altra considerazione la tutela e sicurezza dei suoi lavoratori.

CONDIVIDI


SU WHATSAPP
SU TWITTER
SU FACEBOOK




A cura dell'Ufficio Stampa e del Centro Sistemi Informativi CGIL di Parma © Copyright 2000-2024
Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome