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Sicurezza ferroviaria in Emilia-Romagna: incontro in Regione tra Assessore ai Trasporti e organizzazioni sindacali

21 Luglio 2016
Prende avvio un percorso virtuoso mirato a dotare la regione di un sistema ferroviario più sicuro e di qualità

Lo scorso 19 luglio 2016 si è tenuto l'incontro, richiesto dalle OO.SS Regionali, con l'Assessore ai Trasporti della Regione Emilia-Romagna per fare il punto della situazione sul tema della sicurezza ferroviaria.

Ci preme in questo momento esprimere cordoglio per le vittime e solidarietà per le persone ferite  nel disastro ferroviario accaduto in Puglia auspicando che vengano fatte indagini approfondite da parte degli organi preposti e non solo sul fatto specifico Pugliese per comprendere sino in fondo quali sono le ragioni vere di questa tragedia.

Nell'incontro l'Assessore ha espresso la volontà d'intervenire per innalzare gli standard di sicurezza infrastrutturale delle linee regionali interne gestite da FER partendo dalla Reggio-Ciano che risulta essere quella maggiormente distante dagli standard presenti sulla rete nazionale.

È previsto che tutte le linee interne regionali siano attrezzate con il sistema SCMT (attualmente su 364 Km di rete 70 Km sono attrezzati) e, per implementare con tale sistema le linee, sono stati richiesti 25 milioni di euro di finanziamento da attingere dal FSE (Fondo Sociale Europeo) e chiudere i lavori entro il 2020.

Nel caso venisse sbloccato dal Governo lo stanziamento straordinario dei 1,8 miliardi di euro, la Regione investirebbe la parte a lei spettante sulla sicurezza ferroviaria (infrastruttura e mezzi).

Le OO.SS hanno richiesto la velocizzazione del processo di innalzamento degli standard di sicurezza delle linee gestite da FER creando un percorso parallelo con l'avvio della nuova gestione del Trasporto Ferroviario Regionale entro il 2018.

Un intervento rapido ed efficace per l'eliminazione dei numerosi passaggi a livello (326) presenti sulle linee regionali, problema che impatta enormemente sulla sicurezza ferroviaria/stradale.

Uniformare i sistemi ed avvicinare fisicamente i centri di controllo della regolazione del traffico ferroviario per aumentarne l'efficienza. Tale processo deve passare attraverso uguali standard formativi per il personale di FER ed RFI e anche attraverso l'acquisizione di personale specializzato, con conseguente necessità di accelerare il tavolo negoziale sull'unico  contratto di lavoro.

Vista la discussione aperta derivante dal Recast Europeo in merito alla gestione della circolazione ferroviaria, non viene ritenuto più procrastinabile la presenza di un solo ente  di sorveglianza della sicurezza ferroviaria e quindi lavorare perché anche le reti regionali passino sotto la giurisdizione dell'Agenzia Nazionale per la Sicurezza Ferroviaria.

Per valutare lo stato di avanzamento degli interventi è stato richiesto un tavolo di monitoraggio che segua parallelamente questo processo molto complesso.

La Regione ha accettato di istituire tavoli di monitoraggio con un primo incontro già programmato per il giorno 08 settembre 2016 nell'ambito del percorso riguardante la verifica sull'applicazione della clausola sociale nella “gara del ferro”. Si è dichiarata d'accordo sull'accelerazione dei processi di uniformazione tecnologica, tenendo comunque presente che tutto è legato ai tempi in cui saranno varati i finanziamenti dagli organi preposti (CIPE).

Si è dichiarata disponibile ad analizzare i problemi derivanti dalla numerosa presenza di passaggi a livello su linee gestite da FER attraverso l'istituzione di tavoli di confronto con gli enti locali per discutere linea per linea nello specifico e trovare le soluzioni più idonee.

In conclusione con l'incontro di ieri è iniziato un percorso virtuoso mirato a dotare questa regione di un sistema regionale ferroviario con più sicurezza e più qualità per i cittadini.

Le Segreterie Regionali Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uiltrasporti, UGL A., Faisa Cisal

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