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Servizi infanzia Comune di Parma, i lavoratori Pro.Ges dicono no alla riorganizzazione

10 Marzo 2010
La proposta prevede una riduzione dell'orario

Le organizzazioni sindacali FP CGIL e FISASCAT CISL, nell'affollata assemblea sindacale dello scorso 8 marzo sulla riorganizzazione dei servizi all’infanzia del Comune di Parma, si sono confrontate con i numerosi partecipanti sulla proposta di Pro.ges. riguardante la riduzione dell’orario di lavoro, che prevede una diminuzione delle ore di compresenza con i bambini nelle sezioni.

 

La proposta di rimodulazione del progetto educativo non è condivisa dai lavoratori nel metodo e nel merito e pertanto le organizzazioni sindacali la rimettono al mittente.

 

In particolare, non è chiaro se il motivo che ha portato alla proposta di riduzione sia economico, educativo o di altra nautra che non è dato conoscere.

 

Sostenere che si intende ridurre il tempo che le educatrici e le ausiliare trascorrono con i bambini, perché è troppo e fa male, per poi affermare che le ore d'esubero dovute alla riduzione si recuperano stando con i bambini per le sostituzioni, è una palese contraddizione. È così che si penda di migliorare la qualità del servizio?

 

Ipotizzare poi che le ore d'esubero possano essere dirottate su altri servizi, significa dare uno schiaffo al principio di continuità educativa e al principio dell'educatrice di riferimento per ogni bambino.

 

Se alla base della scelta di Pro.ges. ci fossero delle difficoltà economiche perché non dirlo chiaramente alle organizzazioni sindacali e non chiedere il “sacrificio” a tutti i soci, a partire dai responsabili e coordinatori?

 

Le organizzazioni di categoria hanno proposto agli educatori e agli operatori d'infanzia, in quanto veri attori e conoscitori dei loro servizi, di elaborare un progetto educativo alternativo e gli stessi hanno accettato la sfida. Ciò presuppone che Pro.ges. conceda il tempo e la possibilità agli addetti di presentare una loro proposta. Questo se davvero si intende offrire un servizio di qualità, riconoscendo il know how del personale che vi opera.

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