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Servizi alla persona, le solite favole del sindaco

25 Agosto 2011
Quale sorte per l'ASP e il nido Acquerello? Le preoccupazioni della segretaria generale della cgil di Parma, Patrizia Maestri

Il sindaco Vignali continua a non mantenere ciò che promette. Solo poche ore fa dichiarava che, nonostante i buchi (ma sarebbe più appropriato chiamarle voragini) di bilancio, i servizi alla persona erogati dal Comune di Parma sarebbero stati garantiti (Parma è o non è una città a misura di famiglia?).

 

Ora ci confermano che il progetto del WCC – la cittadella del sociale che doveva sorgere in via Budellungo - è definitivamente naufragato e che la riapertura del nido Acquerello di stradello San Girolamo (che accoglie 93 Bimbi da 0 a 3 anni) potrebbe essere a rischio a causa dell’insolvenza dell’Amministrazione nei confronti dell’impresa che ha in appalto i lavori di ristrutturazione.

 

“A proposito del WCC, giova forse ricordare – precisa Patrizia Maestri, segretaria generale della Cgil di Parma – che se non si procederà in tempi brevi alla riqualificazione delle strutture dell’ASP, che dovranno essere funzionanti entro i 2013 pena il non accreditamento, il distretto di Parma perderà numerosi posti letto destinati agli anziani”.

 

Anziani e bambini, cui dovrebbe essere destinato l’“altissimo livello dei servizi alla persona” di cui questa Amministrazione non fa che fregiarsi in ogni occasione mediatica, sembrano dunque, ancora una volta, dover fare le spese di questa fumosità del bilancio comunale, una eventualità che il sindacato non può che giudicare negativamente, in attesa di nuovi sviluppi.

 

“Riconosciamo – conclude Patrizia Maestri – che esistono difficoltà oggettive comuni a tutte le amministrazioni pubbliche, dovute alla congiuntura e al taglio dei trasferimenti attuato da questo Governo, ma ci pare che se oggi tutto sembra franare intorno ai cittadini di Parma, questo sia da imputare a responsabilità ben precise e a decisioni assunte da questa Giunta e da un sindaco che ha sempre badato più all’effetto di immagine che ai bisogni reali delle famiglie”.

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