Il buon lavoro dell'Organismo Partitetico Provinciale va valorizzato e implementato
In questi in questi mesi sono stati sottoscritti nel nostro territorio ben quattro protocolli che hanno a che fare con la sicurezza nell'ambito dei servizi alla persona. A partire dal mese di giugno, dopo le chiusure imposte dall'emergenga pandemica, l'Organismo Paritetico Provinciale per la cooperazione (OPP), che si occupa di salute e sicurezza dei lavoratori nei luoghi di lavoro, ha elaborato e sottoscritto insieme ai tecnici delle centrali cooperative e ai rappresentanti sindacali delle categorie di rifermento di CGIL, CISL e UIL, i documenti che definiscono le linee guida per la sicurezza dei luoghi di lavoro dei servizi. Ha infatti sottoscritto ben cinque protocolli: quello relativo alla riattivazione dei centri estivi 0-14 anni, quello riguardante la riapertura delle CRA, il protocollo relativo alle aperture dei centri diurni per aniziani e disabili, quello per i servizi educativi 0-6 da settembre e infine quello per l'inclusione scolastica.
Si tratta di cinque protocolli che in qualche modo identificano Parma come punta di diamante nella contrattazione relativa alla sicurezza dei lavoratori e di conseguenza dell'utenza nei servizi alla persona. Su questi tavoli l'OPP, viste le gravi problematicità del dopo lockdow, ha cominciato da subito a lavorare in modo continuativo, mantenendoli tuttora attivi nella logica di offrire una copertura a più servizi possibili. Parliamo di un organismo che merita di essere valorizzato perchè rappresenta un valido strumento di integrazione tra istanze e bisogni diversi. Nella fattispecie ne fanno parte, oltre al presidente Roberto Roberti e al vicepresidente, di emanazione sindacale, Daniele Barbieri, le categorie sindacali di riferimento, cioè FP CGIL, CISL FP e FISCAT, UIL FPL, oltre ai rappresentanti per la sicurezza (RSPP) indicati dalle Centrali cooperative.
Il lavoro svolto è stato teso ad integrare i protocolli regionali e nazionali, con specifiche spesso migliorative delle linee guida sui servizi, di volta in volta calandoli sulle specificità del territorio, a tutela della sicurezza dei tanti lavoratori che sono stati e tuttora sono in prima linea in ambiti particolarmente delicati anche con l'obiettivo di equiparare il personale del privato sociale a quello del pubblico, all'insegna dell'omogeneità dei diritti e delle tutele comuni (es. l'adozione degli stessi DPI).
Giova segnalare che questi protocolli hanno un valore non solo sulle cooperative locali ma anche sulle cooperative di altri territori che operano sul territorio parmense. In tal senso l'OPP, avvalendosi della rete di contatti in primis con l'azienda sanitaria e l'ispettorato del lavoro, funge anche da strumento di vigilanza e segnalazione di eventuali irregolarità laddove i protocolli non vengano rispettati.