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“Seconda generazione a chi?”: le Zebre oggi in Camera del Lavoro a sostegno dell'indagine promossa da CGIL Emilia-Romagna e IRES

29 Aprile 2023
Gli atleti di origine straniera del club hanno raccontato la loro esperienza e spiegato perché è importante partecipare alla ricerca destinata ai giovani con background migratorio

Lo scorso giovedì 27 aprile la CGIL Parma ha avuto il piacere di avere alcuni ospiti speciali nel Salone Trentin della Camera del Lavoro, che ha visto le presenze di Ion Neculai e Ratko Jelic, atleti dello Zebre Rugby Club di Parma, e Leonardo Spadi, Responsabile marketing territoriale e relazioni esterne della squadra. Insieme a Lisa Gattini, segretaria generale, e Marion Gajda, referente Politiche per l'immigrazione della stessa CGIL Parma, hanno partecipato alla conferenza stampa di presentazione del progetto "SECONDA GENERAZIONE A CHI?", un'indagine promossa da CGIL Emilia-Romagna e IRES, l'Istituto di ricerche economiche e sociali della CGIL regionale.

Nella premessa all'incontro Lisa Gattini ha illustrato il senso della ricerca, che ha lo scopo di conoscere e comprendere la condizione socio-economica delle nuove generazioni con background migratorio, ovvero delle persone nate nel nostro territorio da uno o entrambi i genitori stranieri oppure che vi si sono trasferite, per volere dei propri famigliari, in età molto giovane. "Va premesso - ha spiegato Gattini - che la popolazione straniera dell’Emilia-Romagna, in crescita negli ultimi 10 anni, si contraddistingue per un’età media decisamente inferiore rispetto a quella autoctona (34,8 anni a fronte di 48,0)".

In questo quadro è doveroso segnalare la rilevanza numerica dei minori stranieri: essi rappresentano il 17,2% di tutti i minori della regione Emilia-Romagna e il 21,4% rispetto al totale stranieri. I giovani stranieri al di sotto dei 40 anni possono avere alle spalle una diretta esperienza migratoria oppure un background migratorio nel caso in cui siano arrivati in Italia nel corso della prima infanzia o siano nati sul suolo italiano. Il 17% degli stranieri residenti in regione è nato in Italia. Se visualizziamo il dato per fasce d’età emerge che è nato in Italia: il 93% dei bambini compresi tra gli 0 e i 5 anni; il 75% dei minori compresi tra i 6 ai 13 anni; e il 39% di coloro aventi tra i 14 ai 18 anni.

"Sono giovani che studiano, lavorano, vivono in condivisione con i coetanei, con le medesime incertezze e precarietà, a cui devono aggiungere le difficoltà dovute alla loroi conndizione migratoria".

"Il questionario - ha aggiunto Gajda - intende appunto indagare i vissuti e i bisogni di questi e queste giovani, per tradurli in una proposta da girare alla politica. Abbiamo volentieri coinvolto la società delle Zebre, che doverosamente ringraziamo per la disponibilità, perché conta numerosi atleti di origine straniera che possono farsi portavoce dell'importanza di compilare il questionario, che essendo piuttosto complesso e corposo rischia di scoraggiare i potenziali destinatari ad arrivare fino in fondo".

Jelic e Ratko hanno poi raccontato la loro esperienza e il loro percorso di integrazione e ottenimento della cittadinanza italiana, riconoscendo come la burocrazia e le procedure di legge siano troppo spesso in contraddizione con la realtà delle relazioni umane e delle condizioni oggettive dei singoli, che magari si sentono già cittadini italiani a tutti gli effetti. Lo stesso manager Spadi ha evidenziato le farraginosità e talvolta le ingiustizie sopportate dagli atleti e dalle società sportive in un contesto che dovrebbe essere inclusivo e che invece si scontra con meccanismi ancora molto restrittivi.

È stato infinoe ricordato che la ricerca è destinata a persone con background migratorio, stranieri o cittadini italiani, residenti in Emilia-Romagna di età compresa tra i 15 e i 35 anni.
Obiettivo della ricerca è di indagare le condizioni sociali e di vita dei giovani comunemente (e impropriamente) definiti come immigrati di seconda generazione, al fine di comprendere alcuni aspetti relativi alle loro aspettative di vita, al rapporto con il lavoro o con il percorso di studio ed evidenziare i punti di forza ed eventuali ostacoli sperimentati nella loro vita per effetto del loro background migratorio. La finalità ultima è quella di individuare spazi di miglioramento nella relazione con questo gruppo numericamente in crescita nella popolazione regionale, sia da parte del sindacato che delle istituzioni locali.

Al questionario si può rispondere online in forma anonima all’indirizzo:

https://it.surveymonkey.com/r/cgilgen.

 

 

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Ai seguenti link wetransfer è possibile scaricare i materiali video (conferenza stampa integrale in due versioni) e foto:

-https://we.tl/t-uQKhgtCXlz 

-https://we.tl/t-KCkFRnWlpj

 

 

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Uno scatto dalla conferenza stampa: Spadi Gajda Gattini Neculai e Jelic
La locandina dell'iniziativa


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