Se la fanno e se la contano...

Articolo del giornalino del Comune di Parma sulla conciliazione dei tempi di lavoro in Parmalat

Il Comune di Parma ha inviato in queste settimane un giornalino a tutti i residenti sulle politiche a favore della famiglia.

Tra le questioni trattate quello della conciliazione dei tempi di lavoro e tempi di cura alla famiglia con un articolo a firma della Responsabile delle Relazioni Esterne della Parmalat.

E vengono citate misure quali il part-time, il ritiro del latte fresco, la mensa , il rimborso delle spese mediche, il cral e lo spaccio aziendale come servizi personalizzati e flessibili per i dipendenti individuati come cittadini dell'Azienda.

Pur considerando che l'intento contenga una buona dose di propaganda dell'immagine aziendale sembra quanto meno discutibile che il rimborso delle spese mediche, il cral o lo spaccio (che l'azienda vuole chiudere peraltro) possano avere a che fare con la conciliazione dei tempi.......

Ma l'aspetto più negativo è il tentativo di accreditare un'azienda che per motu proprio garantirebbe diritti ai dipendenti; in realtà tutti i punti citati sono il frutto di rivendicazioni dei lavoratori che hanno trovato sistemazione in accordi fatti col Sindacato e le RSU.

Ma come si fa a parlare di diritto di cittadinanza aziendale senza citare le rappresentanze dei lavoratori?

Molti temi si potrebbero affrontare sul tema della conciliazione dei tempi e sulla qualificazione del welfare aziendale, vogliamo sperare che passando dalla propaganda ai fatti, i rappresentanti dei lavoratori siano gli interlocutori.

Tilla Pugnetti

Parma, 22-10-10