"Se 48 mesi vi sembrano pochi...": trattative CCNL multiservizi e turismo al palo
26
Maggio
2017
FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UILTUCS e UILTRASPORTI UIL: sciopero il 30 maggio con presidio in Steccata dalle 10 alle 12
Dopo circa 48 mesi le trattative per il rinnovo dei CCNL multiservizi e pubblici esercizi, turismo, ristorazione collettiva ed agenzie viaggio, sono al palo.
Una vertenza segnata da un percorso difficile, nel quale le associazioni dei datori di lavoro hanno continuato a porre sul tavolo richieste di scambio a saldo zero di diritti acquisiti e minimi. Dopo mesi di confronto le trattative si sono interrotte per l’intransigenza di tutte le controparti datoriali, che pretendono passi indietro significativi su elementi economici e normativi per rinnovare i rispettivi contratti nazionali.
Questi settori comprendono più di 20mila addetti in Italia, addette ed addetti che svolgono mestieri che garantiscono ogni giorno il funzionamento e la pulizia di scuole, uffici, ospedali, luoghi di lavoro, garantiscono che le mense - scolastiche e non - funzionino, che la vita di tutta la collettività possa essere migliore. Lavoratori e lavoratrici spesso spesso invisibili, ma tanti e molto importanti.
Sono addetti che lavorano in appalto, con il futuro appeso ad ogni cambio-appalto; lavoratori che chiedono un aumento economico dignitoso, senza retrocessioni su diritti e tutele, il potenziamento del welfare.
Il 31 marzo scorso si è svolto uno sciopero nazionale molto partecipato e da quella manifestazione è uscita chiara la volontà di non arrendersi e di proseguire le iniziative di lotta per far riaprire le trattative in modo serio. Ed è in continuità con queste iniziative che FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL, UILTUCS e UILTRASPORTI UIL hanno indetto per il prossimo martedì 30 maggio una giornata di sciopero a livello territoriale.
A Parma il presidio è in programma dalle ore 10 alle ore 12 in p.zza della Steccata, dove lavoratori, delegati e maestranze spiegheranno le proprie ragioni e daranno un segnale alle rappresentanze datoriali del territorio, alcune delle quali presenti al tavolo di rinnovo nazionale, affinché prendano atto che non si fermeranno fino al contratto.