Scuola, stato di agitazione delpersonale ATA
12
Luglio
2013
Possibili iniziative di lotta a partire dall'avvio del nuovo a.s.
Lo scorso 10 luglio
a FLC CGIL ha proclamato formalmente lo stato
di agitazione di tutto il personale Tecnico, Amministrativo e Ausiliario (ATA)
della scuola con la richiesta di esperimento della procedura di
conciliazione.
Questa decisione è
stata presa dal momento che la Ministra Carrozza, a distanza di una settimana
dall'incontro con i sindacati della scuola, non ha dato risposte concrete alle
tante emergenza Ata.
Lo stato di
abbandono in cui versano i servizi (vedi il blocco continuo del sistema NOIPA)
e l'indifferenza dei Ministeri interessati (Miur/Mef) non è più tollerabile.
Pertanto
coerentemente con l'impegno proso con i lavoratori, è stata avviata la
procedura di conciliazione con le seguenti motivazioni:
- mancate immissioni in ruolo con
decorrenza 1° settembre 2012 su tutti i posti disponibili di Collaboratore
Scolastico, Assistente Amministrativo e Tecnico, Direttore dei Servizi
Generali e Amministrativi;
- mancato rispetto del Ccnl Scuola con
riferimento al pagamento delle posizioni economiche;
- riduzione dei compensi per lo
svolgimento delle funzioni superiori svolte dagli Assistenti
Amministrativi in sostituzione dei DSGA;
- mancata
apertura della sessione negoziale per compenso DSGA che "reggono due
scuole";
- mancata attivazione dei tavoli di
confronto
tra Centri ministeriali e Scuole autonome per alleggerire il peso della
burocrazia riversata sulle scuole da Miur e Mef (inefficienza sistema
Noipa, controlli ragionerie provinciali, ecc);
- mancata indizione concorso DSGA, nonostante
il nulla osta della corte dei Conti. (450 posti);
- mancata stabilizzazione di oltre 800
Assistenti Amministrativi che da anni sostituiscono i DSGA in attesa del
concorso ordinario e riservato;
- revisione tabelle organici e carichi
di lavoro
a seguito di dimensionamento della rete scolastica;
- mancata stabilizzazione dei posti
liberi in organico di fatto (posti 30 giugno/31 agosto) dal momento
che per gli ata la sospensione delle attività didattiche coincide con
periodi di maggior impegno;
- riduzione del finanziamento per le
ditte di appalto.
In caso di esito
negativo del tentativo di conciliazione, con l'inizio del prossimo a.s. saranno
avviate una serie di iniziative di lotta, locali e nazionali, contro una
situazione non più sostenibile.