FLC CGIL di Parma nutre motivati dubbi sull'utilizzo corretto delle risorse economiche ed umane all'interno della struttura
SCUOLA PER L’EUROPA,
10 DOMANDE PER CAPIRE
La FLC CGIL di Parma nutre ragionevoli dubbi sull'utilizzo corretto delle risorse economiche ed umane all'interno della scuola per l'Europa di Parma e non vuole essere spettatrice passiva verso la gestione di un Istituto così importante per il nostro territorio. Per questo motivo, nell'interesse della città e in rispetto alla trasparenza che un ente pubblico deve praticare, chiediamo pubblicamente al Dirigente della scuola per l'Europa di Parma di dare risposta alle seguenti domande:
1)
È vero che nel bilancio consuntivo del 2012
risulta un avanzo di oltre 12 milioni di euro?
2) Quanti soldi nell'a.s. 2012/13 sono stati
assegnati dal Ministero alla Scuola per l'Europa per pagare gli stipendi dei
dipendenti e quanti ne sono stati realmente spesi?
3)
Il salario accessorio erogato nell'a.s.
2012/13 al personale della scuola è superiore ai 400000 euro? Quali criteri
sono stati utilizzati per quantificare l'importo associato ai vari incarichi e
sopratutto quali criteri sono stati utilizzati per assegnarli al personale?
4)
Il Cda ha deliberato la decurtazione del
25% della retribuzione per i prossimi vincitori di concorso. All'interno della
scuola, vi sono o vi saranno dipendenti che svolgono la stessa mansione, con
gli stessi orari, che hanno superato lo stesso concorso pubblico ma con retribuzioni
sensibilmente diverse? I soldi risparmiati dal taglio del 25% delle
retribuzioni come verranno utilizzati?
5)
Vi sono docenti che insegnano alcune
materie senza esserne abilitati e senza averne i titoli in base alla normativa
vigente italiana e dei vari paesi di provenienza? In tal caso, quali criteri
sono stati utilizzati per decidere le materie affini che comunque devono essere
insegnate dal docente che è privo delle competenze specifiche?
6)
La Scuola Europea ha stipulato direttamente
(senza concorso pubblico) contratti individuali annuali di "collaboratore
d'educazione". Quanti sono? Vi sono tra questi alcuni collaboratori che
vengono utilizzati come docenti a tutti gli effetti? In tal caso, questi
lavoratori hanno l'abilitazione per l'insegnamento?
7)
A quale norma l'amministrazione della
Scuola per l'Europa di Parma fa riferimento nella stipula dei contratti
individuali di lavoro "in qualità di prestatore d'opera a tempo
determinato"?
8)
I membri delle commissioni docenti
(madrelingua e italiani) hanno competenze specifiche per poter valutare i
candidati in tutte le varie discipline?
9)
Quali sono i motivi che hanno indotto
alcuni membri delle commissioni d'esame a dare le proprie dimissioni?
10) Lei
pensa che la Scuola Europea di Parma, in qualità di ente pubblico, sia tenuta a
dare l'informativa sindacale sugli argomenti previsti dal Ccnl del comparto
scuola, come per esempio utilizzo dei fondi accessori, e l'organico d'Istituto?
Da anni la FLC CGIL, denuncia la gestione poco
trasparente dal punto di vista etico e l'immotivata differenza di risorse
assegnate alla scuola rispetto alle scuole statali sempre più impoverite.
In attesa delle risposte
che ci aiuteranno a comprendere meglio quanto sia corretta la nostra
convinzione e di conseguenza valutare come agire, la FLC CGIL di Parma invita
le Istituzioni del territorio (Comune di Parma, Provincia di Parma e Ufficio
Scolastico Territoriale) a vigilare e ad intervenire.