Nota stampa di MASSIMO BUSSANDRI, segr. gen. CGIL Parma
“Nel
ringraziare le centinaia di lavoratori, pensionati e studenti che venerdì
scorso hanno preso parte alla manifestazione di Piazza Garibaldi per cambiare
una legge di stabilità sbagliata e iniqua, e nel ringraziare anche le tante
testate on line che hanno “coperto” l'evento con rigore e puntualità, in alcuni
casi oserei dire “con passione”, mi si permetta anche di rilevare l'unica nota
profondamente stonata della giornata: l'assoluta distrazione della “Gazzetta di
Parma”. Una distrazione non nuova, quella del maggior quotidiano cartaceo
locale, ma che nell'occasione ha assunto, a mio parere, i voluti contorni del
“dispetto”, annegando la manifestazione unitaria (alla quale vengono dedicate
invero poche righe) in un più ampio e strutturato articolo posizionato a pagina
14 dell'edizione di sabato e titolato “Tagli e riforme della scuola. Studenti e
docenti in piazza”.
Così
facendo, il quotidiano locale pratica cattiva informazione sotto almeno due
profili.
Il
primo, elide dalla scena la protesta dei tanti pensionati e dei tanti
lavoratori dei settori pubblici e privati, dalle fabbriche agli ospedali, che
ieri hanno aderito allo sciopero proclamato da Cgil, Cisl e Uil e che,
certamente insieme a molti docenti, riempivano le piazze di questa regione.
Il
secondo, attribuisce al corteo partito da barriera Bixio la titolarità
esclusiva della protesta studentesca, omettendo la presenza in Piazza
Garibaldi, accanto ai lavoratori e ai pensionati, di numerosi studenti
universitari riuniti sotto le bandiere del loro sindacato e di un pezzo non
secondario del loro associazionismo.
Quali
le ragioni di simile, deliberata scelta? Solo il consueto scarso “feeeling” per
le mobilitazioni sindacali del maggior quotidiano cartaceo locale, non fosse altro
che per ragioni di assetto proprietario?
O
forse la stizza dettata dal dover avere fin troppo a che fare con il sindacato,
in questo periodo, in virtù della preoccupante vertenza apertasi in “Gazzetta”
e nel gruppo di Radio e Tv Parma (i cui tecnici hanno ieri massicciamente
aderito allo sciopero, e che forse da quel gruppo meriterebbero più rispetto)?
Non
voglio andare oltre nelle supposizioni, ma resto profondamente convinto che la
“Gazzetta”, per ciò che ancora rappresenta in questo territorio, avrebbe il
dovere morale di un'informazione certamente migliore e meno legata alle
contingenze politiche, e più adeguata a raccontare i disagi di una stagione
difficilissima anche per Parma. Forse, praticandola, tamponerebbe anche la
disaffezione dei tanti lettori che negli ultimi anni l'hanno abbandonata, e
metterebbe in cassaforte risultati economici più tranquillizzanti.
Sono
consapevole che questa nota polemica potrebbe “costare” alla mia organizzazione
anche gli scarsi (scarsissimi) spazi che il quotidiano locale dedica alle
nostre iniziative, ma la nostra dignità è la stessa dei lavoratori di Radio Tv
Parma che venerdì scioperavano e che, con l'assenza di immagini ai Tg, hanno
testimoniato la protesta del Paese reale più di mille riprese televisive”.