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Sanità privata parmense e contributo all'emergenza Covid 19: facciamo chiarezza

25 Aprile 2020
FP CGIL Parma e CISL FP Parma e Piacenza: "Sui media solo spot mirabolanti, che non dicono nulla sull'inaccettabile trattamento che le strutture riservano da troppo tempo al loro personale"

Ogni giorno si leggono articoli, volantini pubblicitari e post social che magnificano il contributo delle strutture private aderenti a AIOP e ARIS, in "misericordioso" appoggio alle strutture della sanità pubblica, per affrontare e superare questo tremendo Coronavirus. Spot mirabolanti, che non dicono nulla sull'inaccettabile trattamento che le strutture riservano da troppo tempo al loro personale.

Per come viene presentata, pare quasi che questa sia una loro scelta ed un loro atto di generosità, quando, invece, la possibilità di ricorrere alle strutture ed al personale della sanità privata è previsto e ben disciplinato dalle normative nazionali e regionali, che non possono sottrarvisi nel caso la Regione o le Aziende Sanitarie lo richiedano.

FP CGIL Parma e CISL FP Parma e Piacenza ricordano che la sanità privata convenzionata e accreditata per legge affianca normalmente le strutture pubbliche per garantire la risposta ai bisogni dei cittadini.

Peccato che quando serve rinnovare e rifinanziare le convenzioni siano tutti concordi, esaltando pomposamente la loro presenza agli occhi dell'opinione pubblica, ma quando, invece, bisogna rinnovare i contratti nazionali di lavoro e riconoscere l'impegno e la professionalità del personale, di tutta questa baldanza e baldoria non se ne trova alcuna traccia.

Il personale della sanità privata, infatti è senza rinnovo del contratto da oltre 13 anni e, benché svolga funzioni analoghe ai colleghi della sanità pubblica, ha uno stipendio inferiore di quasi 200 euro mensili (senza parlare degli arretrati accumulatisi negli anni); nonostante gli appelli sindacali per sbloccare la vertenza per il rinnovo del contratto, le stesse strutture parmensi che oggi si auto esaltano sono rimaste completamente sorde ed indifferenti.

Al personale della sanità pubblica, per questa emergenza, saranno riconosciute risorse aggiuntive dalla Regione che serviranno ad attribuire un riconoscimento al loro straordinario impegno in questa emergenza, da tutti definito "eroico".

Ai colleghi della sanità privata, le aziende parmensi non hanno riconosciuto niente di tutto questo, nonostante nei loro spot dicano che lavorano come il pubblico.

I sindacati del pubblico impiego hanno inviato unitariamente a tutte le aziende private richieste di incontro per definire le corrette misure di protezione ed i giusti riconoscimenti economici per il lavoro svolto dai professionisti e dagli operatori, ma, per ora, vergognosamente, nessuna risposta.

E allora, se come si comprende bene dai media, si vuole la visibilità e la considerazione dell'opinione pubblica, non si può continuare a far finta di niente e non si può più prescindere dall'aprire subito un tavolo sindacale per iniziare un percorso virtuoso che ci possa far recuperare il ritardo, restituendo la piena dignità a tutte le lavoratrici ed i lavoratori, garantendogli così il rispetto che meritano.

Diversamente, questa sarà solamente una delle tante fake news che circolano in rete di questi tempi, fatta girare ad arte da imprenditori senza scrupoli che umiliano il lavoro per aumentare profitti personali, con l'aggravante che questi profitti provengono da risorse certe garantite dallo stato. Ma i lavoratori e le loro rappresentanze non resteranno a guardare.

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