"SANITÀ E TERRITORIO. Analisi e prospettive": se ne è ragionato il 29 novembre con i principali attori del contesto provinciale

CGIL e FP CGIL: "La difesa della sanità pubblica e universalistica non deve mai abbassare la guardia"

Un ragionamento franco e articolato ha caratterizzato la mattinata di confronto organizzata lo scorso 29 novembre nell'aula Congressi del Maggiore promossa da CGIL Parma e Funzione Pubblica CGIL Parma per fare il punto sullo stato dell'arte della sanità locale e sulle prospettive della stessa a partire dall'analisi delle criticità attuali, prima fra tutte il definanziamento progressivo registrato negli ultimi anni e in ultimo confermato dalla legge finanziaria presentata dal governo Meloni.

Quinta iniziativa dell'anno dedicata al tema socio-sanitario, il dibattito, che ha registrato un pubblico numeroso e partecipe, è stato il momento finale di un percorso di approfondimento condotto, per volontà della CGIL e delle sue categorie della FP e dei Pensionati, su tutti e quattro i distretti (a Borgotaro ad aprile, a Fidenza in settembre, a Langhirano ad ottobre passando per il convegno dello SPI CGIL il 13 novembre) per attenzionare il quadro del sistema socio-sanitario provinciale alla luce anche della situazione nazionale e delle ripercussioni in ambito regionale.

L'incontro pubblico, dal titolo "SANITÀ E TERRITORIO. Analisi e prospettive", è stato introdotto da Paolo Spagnoli,  segretario confederale CGIL Parma, che ha delineato il quadro della situazione e delle criticità del nostro sistema provinciale. Dopo i saluti di Ruggero Maria Manzotti, segretario generale FP CGIL Parma, e l'intervento del sindaco di Parma Michele Guerra, la tavola rotonda, moderata da Glenda Pelosi, ha permesso di raccogliere contributi e osservazioni da parte di Paolo Martelli, rettore Università degli Studi di Parma, Lisa Gattini, segretaria generale CGIL Parma, Rosalba Calandra Checco, segreteria FP CGIL Emilia Romagna, Massimo Fabi, direttore generale Azienda Ospedaliero-Universitaria e commissario straordinario Azienda USL Parma, Andrea Massari, presidente CTSS Parma. Gli interventi conclusivi sono stati affidati a Raffaele Donini, assessore Politiche per la salute Regione Emilia-Romagna,  Marina Balestrieri, segreteria regionale CGIL Emilia Romagna, e Serena Sorrentino, segretaria generale FP CGIL nazionale.

In un quadro nazionale in cui la salute pubblica è sempre più affidata al privato, in cui il SSN, fiore all'occhiello della nostra democrazia, sembra sempre più orientato allo smanellamento e al "prestazionificio", in cui i costi energetici e l'inflazione fanno schizzare alle stelle le tariffe e le liste di attesa si allungano, la nostra sanità locale e regionale, pur nell'occhio del ciclone del debito accumulato a causa della forte risposta espressa durante la pandemia, rimane un'eccellenza, da difendere e rafforzare. Soprattutto in quei processi di integrazione e aggregazione che fanno di Parma un labotorio capace di offrire un modello anche fuori regione. "La difesa della sanità pubblica e universalistica non deve mai abbassare la guardia", ha infatti dichiarato nelle sue conclusioni la segretaria nazionale FP CGIL, Serenza Sorrentino.