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Salso, nuovo regolamento assegnazione alloggi pubblici

9 Gennaio 2015
CGIL, CISL, UIL e sindacati inquilini unitari: “Attenzione alle possibili ingiustizie”

Di recente è stato approvato all'unanimità dal Consiglio Comunale di Salsomaggiore il nuovo regolamento per l'assegnazione di alloggi di edilizia residenziale pubblica. Tale regolamento è stato sicuramente il frutto di un'attenta e complessa discussione che ha registrato la partecipazione di tutte le forze presenti in Consiglio e che ha visto anche un serio momento di confronto con le organizzazioni sindacali dell'inquilinato.

Già in quell'occasione furono manifestate preoccupazioni per la scelta di attribuire ai cittadini che abitano a Salsomaggiore da oltre venticinque anni un punteggio spropositatamente elevato che inevitabilmente rischia di creare discriminazioni, ma, soprattutto, rischia di produrre assegnazioni inique.

Ciò nonostante il Consiglio, all'unanimità ha ritenuto di attribuire ben 9 punti a coloro che risiedono nel territorio comunale da oltre venticinque anni e solo 5 punti a quelli, ad esempio, che a causa della crisi hanno perso il lavoro e si ritrovano sfrattati, con il risultato che il cittadino sfrattato che abita a Salsomaggiore da 10 anni, senza reddito, avrebbe 8 punti (5 per lo sfratto, 2 per il reddito basso e 1 per la residenza) contro i 9 del “salsese” senza alcuna condizione di bisogno.

Di fronte alla possibilità che davvero possa accadere una profonda ingiustizia come questa non possiamo che esprimere tutta la nostra netta contrarietà e poco importa che sia stato l'intero Consiglio ad operare questa scelta, perché non è certo l'unanimità che salvaguarda dalle ingiustizie.

Poiché la casa popolare dovrebbe essere la risposta dello Stato ai bisogni dei più deboli, CGIL, CISL e UIL provinciali e i relativi sindacati degli inquilini SUNIA, SICET e UNIAT restano convinti, invece, che debba essere assegnata a chi ha reali condizioni sfavorevoli e per questo auspicano che ci sia da parte del Consiglio Comunale un ripensamento che renda impossibile il ricorso all'autorità giudiziaria per palese discriminazione e incostituzionalità.

  

V. Vassetta (CGIL Parma)

A. Calò (CISL Parma)

M. Miano (UIL Parma)

E. Betti Pico (SUNIA Parma)

R. Bertani (SICET Parma)

P. Carpi (UNIAT Parma)

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