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Rottamazione delle liti fiscali, ultima chiamata

19 Settembre 2017
Federconsumatori Parma ricorda che la scadenza è il prossimo 2 ottobre e che occorre verificare se il Comune nei confronti del quale è pendente una lite tributaria ha aderito alla "rottamazione" delle cartelle

Federconsumatori Parma ricorda che scade il 2 ottobre prossimo la possibilità di chiudere le liti pendenti sia nei confronti della Agenzia delle Entrate che nei confronti dei Comuni che abbiano aderito alla "rottamazione"; in quest'ultimo  caso sarà  possibile transare le liti su IMU,TASI e ICI. Occorrerà pertanto preliminarmente verificare se il Comune nei confronti del quale è pendente una lite tributaria ha o meno aderito alla definizione agevolata.

Il Comune di Parma non ha aderito, tuttavia altri Comuni della provincia di Parma lo hanno fatto.

Aderendo  alla rottamazione si  ha la possibilità di pagare solo i tributi ed un minimo di interessi, vengono quindi eliminate le sanzioni.

L’art. 11 del decreto legge n. 50 del 24 aprile 2017, rubricato “Definizione agevolata delle controversie tributarie”, ha previsto la possibilità per i contribuenti di accedere al condono fiscale delle liti pendenti, cioè prevedere la possibilità di chiudere agevolmente le liti fiscali pendenti dinanzi a commissioni tributarie e Cassazione la cui unica controparte è l’Agenzia delle Entrate. Presupposto era la costituzione in giudizio del contribuente entro il 31 dicembre 2016 e che il processo non fosse concluso con pronuncia definitiva. Tale ambito è stato allargato anche alle “liti” che vedono coinvolti gli enti locali che vi abbiano aderito entro il 31 agosto 2017.

L'adesione è ammessa per i processi tributari che risultino “pendenti” alla data del 24 aprile 2017 e che non siano conclusi alla data di presentazione della domanda. 

Il cittadino contribuente, la cui lite pende innanzi alla Commissione tributaria competente, potrà pertanto approfittarne. Aderire a tale “agevolazione fiscale” significa provvedere al pagamento delle sole imposte accertate, senza tener conto quindi delle sanzioni e del pagamento degli interessi (questi ultimi maturati dalla data di notifica dell’accertamento ai 60 giorni successivi) con riduzione del debito tributario. Il pagamento dovrà essere effettuato in un'unica rata, con scadenza il 2 ottobre, se la somma dovuta è inferiore ad euro 2000,00. Sarà invece possibile pagare in 2 o 3 rate con scadenze prestabilite se la somma risulterà essere superiore ad euro2000,00.

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