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Riordino istituzionale, troppe incertezze

24 Ottobre 2012
Le segreterie territoritoriali di Cgil, Cisl e Uil preoccupate per l'accorpamento delle Province di Parma e Piacenza

Si è svolto ieri l’incontro tra il presidente della Provincia di Parma e le segreterie confederali di CGIL, CISL e UIL per fare il punto sulle conseguenze del riordino istituzionale previsto dalla spending review, con particolare riferimento all’accorpamento della provincia di Parma con quella di Piacenza.

In particolare, i sindacati confederali hanno espresso le proprie preoccupazioni, condivise dal presidente Bernazzoli, circa le ripercussioni negative sulla qualità e quantità dei servizi alle persone e al sistema economico-produttivo  in considerazione delle rilevanti funzioni finora in capo all’Amministrazione provinciale, tra cui il mercato del lavoro, la formazione, la gestione delle crisi aziendali, le politiche attive per il lavoro, la pianificazione e il coordinamento territoriale delle politiche di sviluppo e, non ultimo, il sistema di trasporti.

Ad oggi non è dato conoscere un progetto definito e permangono troppe incertezze sul destino di tali servizi e sulle conseguenze più generali di questi provvedimenti, a partire dalle ricadute occupazionali sulle quali non vi sono garanzie.

A ciò si aggiunge – secondo CGIL, CISL e UIL - un’ulteriore perplessità: se l’applicazione di questo decreto aveva lo scopo di contenere i costi della politica e dell’amministrazione della cosa pubblica, non erano certo le Province gli enti da cui avviare questo pur auspicato processo.

Nei prossimi giorni sono in agenda a livello regionale altri incontri sul tema del riordino istituzionale, al cui proposito CGIL, CISL e UIL territoriali non nascondono la preoccupazione per eventuali ulteriori decisioni che dovessero essere prese sulla testa dei cittadini, dei lavoratori e dei sindacati stessi della provincia di Parma.

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