Buone nuove dall’UDU: l'Università di Parma volta pagina sulle tasse. Da quattro a sei le fasce di reddito per una contribuzione più equa...
Il Consiglio d’Amministrazione ha
finalmente deliberato il nuovo sistema di tassazione studentesca che entrerà in
vigore a partire dal prossimo anno accademico.
Ormai è da più di un anno che l’Unione
degli Universitari rivendica la necessità di cambiare il sistema di tassazione
al fine di garantire una contribuzione più equa, progressiva, e maggiormente
sensibile alle reali differenze di reddito tra gli studenti.
Grazie al lavoro dei nostri
rappresentanti, gli unici ad essere stati presenti ad ogni incontro della
commissione tasse presentando, durante tutto il processo di riforma, proposte e
critiche concrete, possiamo affermare di aver migliorato il sistema di
tassazione, favorendo gli studenti con un reddito medio-basso, i quali
vedranno una sensibile diminuzione degli importi sulla seconda rata.
Il nuovo sistema è stato frutto di un
lavoro di intensa contrattazione con l’amministrazione che si è sviluppato
attraverso delle concessioni reciproche in sede di commissione tasse. Esso
rappresenta senz’altro un passo in avanti rispetto al precedente sistema
tuttavia non si tratta di un modello perfetto ed è ancora migliorabile.
Ecco quali sono le principali novità del
sistema:
- Aumento del numero delle fasce
di contribuzione da 4 a 6. Il nuovo sistema prevede quindi una maggiore
diversificazione della contribuzione a seconda del reddito e del patrimonio di
ciascuno studente ed una maggiore progressività.
- Sarà prevista una diminuzione di 100
euro dell’importo della tasse per gli studenti presenti in prima fascia e un
aumento di 150 euro per quelli presenti in ultima fascia oltre ad una generale
redistribuzione degli importi a favore della fasce di reddito medio-basse.
- Introduzione di fasce ISPE accanto e a
quelle ISEE
- Sono stati incrementati notevolmente gli
esoneri previsti per gli studenti lavoratori, che dall’anno prossimo potranno
beneficiare di un esonero di 300 euro anziché di 200.
- Sono stati inoltre introdotti esoneri
sul merito che saranno concessi in base ad un valore determinato dal numero di
crediti e della media degli esami svolti,tale valore sarà diversificato per
ciascun corso di laurea.
- Un ulteriore esonero sul merito sarà
previsto per coloro che si iscriveranno alla specialistica essendosi laureati
alla triennale con una votazione superiore a 108.
- Introduzione di una maggiorazione
ulteriore di 100 euro per tutti gli studenti fuoricorso da oltre un anno per le
lauree triennali e specialistiche, e da oltre 2 anni per le magistrali a ciclo
unico.
Quest’ultimo è il punto più critico del
sistema sul quale l’Udu si è sempre opposta, portando avanti l’idea che le
svariate cause che possono portare uno studente a laurearsi fuori corso non
possono giustificare un appesantimento della loro contribuzione, soprattutto
per quanto riguarda gli studenti con redditi bassi costretti spesso a lavorare
in nero (che non possono quindi beneficiare degli esoneri per lavoratori), ma
anche a studenti con gravi problemi di salute o familiari.
Per questo abbiamo portato importanti
pressioni all’amministrazione per l’introduzione di un sistema di iscrizione
part-time che consentirà agli studenti che non potranno frequentare
l’università a tempo pieno di pagare tasse ridotte e “spalmare” il proprio
percorso di studi su più anni senza finire fuori corso. L’Ateneo si è detto più
che disponibile a lavorare in questo senso e ci ha dato forti rassicurazioni
sulla messa in atto di questo sistema nei prossimi tempi.