CGIL Parma, la segreteria SLC CGIL Parma e la rappresentanza sindacale SLC CGIL del Teatro Regio manifestano grande preoccupazione dopo l'annuncio che Cariparma taglierà i fondi al Teatro
CGIL Parma, la segreteria SLC CGIL Parma e la rappresentanza sindacale SLC CGIL del Teatro Regio manifestano grande preoccupazione e disappunto per gli scenari nefasti che potrebbero delinearsi per il futuro del Teatro Regio qualora la Fondazione Cariparma dovesse confermare i tagli all’ente annunciati nei giorni scorsi.
Se così fosse, ci si troverebbe di fronte ad una riduzione dell'attività e delle produzioni con conseguenze drammatiche per il mantenimento dei livelli occupazionali e dei periodi di lavoro nonché per l'economia ed il prestigio della nostra città.
Tutto ciò, nel momento in cui il problema occupazionale nel settore della cultura è particolarmente grave, come testimoniano le oltre 1100 domande di partecipazione alle audizioni indette dal Teatro Regio per 24 giorni di lavoro. Problema occupazionale che è altrettanto grave in tutti i settori produttivi della nostra provincia in previsione di un 2013 in cui l'economia stenterà a ripartire e gli ammortizzatori sociali, in particolare quelli in deroga unici disponibili per le piccole realtà aziendali, saranno fortemente ridotti.
È sconcertante constatare che l'avvio del percorso di salvataggio e rilancio del Teatro Regio attuato dalla nuova dirigenza, a partire appunto dal necessario risanamento finanziario ed economico e dalla tutela dei posti di lavoro, rischi di venire vanificato per ragioni che probabilmente non hanno nulla di attinente e che piuttosto sembrano essere il frutto di battaglie politiche, regolamenti di conti e opportunismi di varia natura giocati sulla pelle dei lavoratori e di tutti i cittadini di Parma.
È invece necessaria un'assunzione di responsabilità politica, sociale ed economica da parte degli ex soci fondatori e dell’imprenditoria locale per garantire il nuovo piano industriale del Regio, inteso come opportunità di sviluppo e rilancio dell'intero territorio parmense e dell'immagine del nostro paese nel mondo.
Nei prossimi giorni occorrerà convocare tutti i tavoli necessari per valutare la situazione e le possibili soluzioni, a partire da quello con la direzione aziendale, il Presidente della Fondazione Teatro Regio (il sindaco Pizzarotti), e con gli altri soggetti istituzionali ed economici che dovrebbero avere a cuore una soluzione positiva di questa vicenda.