Sostanziale adesione all’iniziativa per “liberare il lavoro” #con2sì a voucher e appalti, con alcuni distinguo
Nei giorni scorsi si sono svolti alcuni incontri tra la segreteria CGIL Parma e i diversi soggetti politici e istituzionali del territorio, aventi per oggetto la campagna referendaria promossa dalla stessa CGIL su voucher e appalti.
All’incontro con le forze politiche di venerdì 24 febbraio, Marco Vagnozzi (Effetto Parma), Federica Barbacini (Sinistra Italiana), Giordano Spano (PCI), Paola Varesi (Riforndazione Comunista), Cristina Quintavalla (Altra Emilia-Romagna) hanno espresso piena condivisione sui contenuti dell’iniziativa referendaria della CGIL, anche quale occasione per ridefinire il modello sociale del Paese, e pertanto hanno dato disponibilità a farsi parte attiva nella campagna sensibilizzando i propri iscritti e simpatizzanti.
Maurizio Campari (Lega Nord) pur in attesa del posizionamento del suo partito a livello nazionale ha riconosciuto la rilevanza dei temi (voucher e appalti) e l’opportunità che i cittadini vengano chiamati ad esprimersi sui due quesiti.
Con separata nota, Lorenzo Lavagetto (PD), non presente all’incontro per motivi personali, ha rimarcato la necessità che i cittadini possano esprimersi su questioni così rilevanti e comunque la necessità che su voucher e appalti si apra una discussione nel Paese.
L’incontro con i Sindaci si è svolto sabato 25 febbraio e ha raccolto il sostegno di Federico Pizzarotti (Sindaco di Parma) all’iniziativa della CGIL per arrivare il prima possibile alla fissazione della data dei due referendum; lo stesso Pizzarotti si è dichiarato d’accordo sul merito dei due quesiti (abolizione dei voucher e ripristino responsabilità solidale negli appalti) e ha espresso la propria disponibilità ad assumere posizione pubblicamente.
Giordano Bricoli (Sindaco di Langhirano), Marco Antonioli (Sindaco di Roccabianca), Francesco Trivelloni (Sindaco di Fontanellato), Fabio Bonatti (Assessore in rappresentanza dell’Amministrazione comunale di Fidenza), seppur con sfumature diverse hanno tuttavia rimarcato la necessità che i cittadini possano esprimersi al più presto su quesiti così significativi e la loro disponibilità a sensibilizzare i propri concittadini sulla consultazione, favorendo il dibattito nel merito.
Paolo Bianchi (Sindaco di Collecchio) ha invece sottolineato l’abuso dello strumento referendario su temi di competenza del Parlamento e la necessità di approfondire, prima di assumere qualsiasi impegno, il contenuto dei due quesiti.