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Quote rosa, un’altra occasione persa

12 Marzo 2014
Di estrema gravità il passo indietro in Parlamento secondo il Coord. Donne CGIL Parma

Il Coordinamento Femminile della CGIL di Parma ritiene che quanto successo nelle scorse giornate in Parlamento, in occasione delle votazioni sulla legge elettorale, nello specifico sulla questione relativa alle quote di rappresentanza di genere nelle liste, costituisca un fatto di estrema gravità.

Come le violenze fisiche giornalmente subite dalle donne, che le fanno “accidentalmente” cadere dalle scale, o delle coltellate che le lasciano ad agonizzare fino alla morte coperte da una tovaglia o nascoste sotto ad letto, così questa “disattenzione”, per di più strumentale, alla questione delle “quote rosa” torna ancora una volta a relegare il cosiddetto sesso debole nella categoria dello scarto, del rifiuto da gettare dopo l’uso, o da nascondere come polvere sotto al tappeto, indegno perfino di decidere di se stesso.

Questo è successo con il voto dell’altro giorno, condiviso nelle intenzioni ma tradito nei fatti proprio da quella parte del mondo politico maschile (e purtroppo non solo) che non ha il coraggio di dare finalmente la possibilità alle donne di rappresentare ed essere rappresentate per contribuire fattivamente e responsabilmente a migliorare questo Paese, con beneficio per tutti, sia donne che uomini.

La battaglia sulla rappresentanza di genere non dovrebbe essere una battaglia di potere, ma di civiltà. Non una spartizione di posizioni di forza ma l'improcrastinabile necessità per l'Italia di ristabilire un equilibrio, di lanciare una scommessa culturale attraverso al quale possa attuarsi un modo nuovo e diverso di fare politica, in tutte le sue forme. Una sfida che evidentemente richiede troppo coraggio per poter essere raccolta. Nondimeno, il Coordinamento Donne della CGIL di Parma chiede alla politica e alla società civile che ci si adoperi per trovare il coraggio che serve a imprimere finalmente un’inversione di rotta.

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