Questo sito non utilizza cookie per le proprie funzionalità o per mandarti pubblicità. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie tecnici per la gestione del sito. Per saperne di più clicca qui.
CGILParma.it


ISCRIVITI ALLA CGIL


Venerdì 29 Marzo 2024
HOME PAGE
CATEGORIE
SERVIZI
CHI SIAMO
ORARI-SEDI-TELEFONI
CONTATTACI

Quel mondo sconosciuto che è il carcere

16 Gennaio 2020
La FP CGIL ha sollecitato nei mesi scorsi il coinvolgimento delle autonomie locali ad una discussione che, iniziata oggi in Consiglio Comunale, si auspica possa affrontare i nodi dell’istituto penitenziario di via Burla

Nei mesi scorsi la FP CGIL di Parma ha sollecitato in più circostanze un intervento degli enti locali per avviare una discussione sullo scottante tema del carcere.

Molte sono state le problematiche più volte denunciate dal sindacato di categoria della polizia penitenziaria solo nell'ultimo anno, e numerose le criticità all’interno delle mura di via Burla. Tante le aggressioni. Tanti i problemi presenti in quel perimetro e poco noti ai più.

Oggi, in occasione dell’incontro previsto in commissione comunale, la FP CGIL provinciale ha depositato un documento utile alla discussione sul tema, in particolare relativo all’apertura del nuovo padiglione.

Sono inoltre stati evidenziati numerosi problemi,a partire da quello della dirigenza: un istituto complesso senza un direttore di nomina stabile, con una forte carenza di funzionari ed una inaccettabile mancanza di figure di sottufficiali, nonché un numero inadeguato di agenti per l’apertura del nuovo padiglione.

Un organico insufficiente dal punto di vista numerico e che registra tanta solidarietà politica al cospetto di fatti negativi, ma che non è gratificato dal punto di vista contrattuale. Parliamo peraltro di un contratto è scaduto da due anni, a fine 2018, e che presenta alcune indennità ferme agli inizi degli anni 2000.

Lo stesso discorso vale anche per l’altro personale che lì opera: l’area pedagogica, per esempio, il cui ruolo è importante ma i cui numeri di addetti sono al di sotto di quelli previsti.

La FP CGIL ha poi evidenziato il problema delle risorse non trasferite per la sanità penitenziaria. Ed in più, mentre i numeri del personale sono sotto la soglia del minimo previsto, è stato sottolineato il problema dell’affollamento di via Burla. Poco più di 600 unità di detenuti presenti oggi nell’istituto, che afferiscono a diversi circuiti (alta sicurezza, media sicurezza) oltre a soggetti di regimi differenti [41 bis e 14 bis]. Questi aumenteranno di un terzo con l’apertura del nuovo padiglione, superando la soglia di quota 800 coi problemi già evidenziati.

Un nuovo padiglione che aprirà senza alcune risorse necessarie e con 200 problemi in più.

Il sindacato di categoria ritiene che l’apertura debba avvenire solo con una attenzione ai numeri evidenziatialle risorse ed al lavoro all’interno del carcere, unico elemento capace di garantire sicurezza interna e sicurezza sul territorio. Perché solo con esso è possibile la riduzione della recidiva dei soggetti ospitati.

La FP CGIL continuerà a seguire i lavori avviati e continuerà a sollecitare tutti gli attori in campo per affrontare tutte queste tematiche, nella consapevolezza che il carcere è all’interno di una galassia più complessa chiamata territorio.

 

CONDIVIDI


SU WHATSAPP
SU TWITTER
SU FACEBOOK




A cura dell'Ufficio Stampa e del Centro Sistemi Informativi CGIL di Parma © Copyright 2000-2024
Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome