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“Quale sorte per i lavoratori “esterni” del Comune di Parma?”

22 Dicembre 2011
Nota stampa di Patrizia Maestri, segretaria generale Cgil Parma

“La voragine del debito con cui il Commissario Ciclosi si trova in queste settimane a fare i conti nel tentativo di rimettere in ordine le disastrate casse del Comune di Parma suscita nel sindacato non poche preoccupazioni rispetto alle sorti di chi lavora per l’Amministrazione municipale.

Nonostante le rassicurazioni sul mantenimento del posto per i dipendenti diretti dell’ente, e in attesa del prossimo incontro con il Commissario fissato per il 27 dicembre, si aspettano infatti ancora risposte circa il futuro occupazionale di tutte quelle professionalità che, a vario titolo, operano per il Comune pur essendo formalmente assunte da ditte esterne o partecipate, come Mediagroup o It City.

I timori sul futuro di questi lavoratori, molti dei quali operano peraltro in servizi strategici e in incarichi non surrogabili con altre professionalità eventualmente in esubero all’interno della macchina comunale (ad esempio It City gestisce i servizi informatici), non risultano certamente attenuati dagli annunci circa la stretta sui CdA delle partecipate. Per parte nostra, ci compete rimarcare che le scelte fatte a suo tempo dalla precedente Amministrazione, gli sprechi e le clientele che hanno causato questo dissesto finanziario, non possono essere scaricate sulle spalle dei lavoratori, pubblici o privati che siano.

Rimangono inoltre troppi punti interrogativi su temi come il futuro dei servizi sociali della città (anziani, infanzia, disabilità) e delle risorse a questi destinati, oltre che delle infrastrutture cittadine e dei troppi cantieri bloccati, senza parlare delle questioni del bilancio del Comune (gestione del debito, patto di stabilità, società partecipate) e dell’urgenza di riavviare quelle relazioni sindacali improntate alla correttezza e alla stabilità che con la precedente Giunta erano venute a mancare. A tale proposito l’auspicio è soprattutto che, anche per evitare di ricadere nei passati errori, sia possibile ritornare ad un confronto con le parti sociali sul bilancio di previsione del Comune di Parma, ripristinando finalmente quei criteri di trasparenza e partecipazione l’assenza dei quali si è dimostrata oltremodo dannosa nel recente passato”.

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