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Qual è la situazione attuale a Collecchio?

6 Dicembre 2015
Dichiarazione della Rsu Flai Cgil

EDITORIALE DELLA RSU CGIL

Dopo l’elezione della RSU avvenuta il 26 Maggio, i componenti della stessa si sono trovati ad affrontare problematiche di non facile soluzione. Il problema degli orari del personale operaio di stabilimento e la riduzione costi sono situazioni ancora irrisolte.

Vorremmo partire proprio dal 26 Maggio dove la componente Flai Cgil è stata premiata con l’elezione di 7 delegati, risultando la rappresentanza di gran lunga più votata a fronte di un programma elettorale dove tutti i componenti hanno cercato e cercano quotidianamente di rispettare con serietà. Come riportato nel precedente numero del giornalino, uno dei punti del programma, dove sapevamo di trovare maggior difficoltà, viste le diverse sensibilità tra i lavoratori, era ed è:

-          Orari e organici. In stabilimento occorre avere una programmazione delle lavorazioni che possa permettere a tutti di svolgere una normale vita extra lavorativa. Non va bene che l'azienda continui a chiedere sabati e domeniche una settimana per l'altra. Gli organici devono essere adeguati alla corretta fruizione dei riposi! Negli uffici serve una coerente gestione delle ferie che non può essere lasciata all'arbitrio dei singoli responsabili.

Ebbene su questo punto l’Azienda ha proposto un accordo che andava oltre alla semplice modifica degli orari, ma che andava ad incidere significativamente anche sulle maggiorazioni economiche del sabato e della domenica. Anche grazie al contributo dei lavoratori, che nelle assemblee svolte hanno espresso il loro punto di vista, la bozza definitiva dell’accordo è stata profondamente modificata rispetto l’inizio, sia dal punto di vista economico che degli orari. Abbiamo voluto che la bozza fosse votata perché crediamo nella democrazia, e come tale, la RSU Flai Cgil prende atto del voto, anche se il risultato finale lo giudica negativo. Negativo perché l’Azienda investe su Collecchio circa 25 mil. di euro, i volumi sarebbero aumentati, questo avrebbe significato maggior occupazione, e riteniamo la questione degli orari un’occasione persa, una mancata occasione per far conciliare lavoro con vita extra lavorativa.

Indubbiamente è una situazione complicata, mai vissuta nello stabilimento di Collecchio, neanche durante il crack, però in questa situazione è importante richiamare l’attenzione di tutti su due punti:

-          il “contesto” in cui ci troviamo ad operare. In un periodo di crisi che ormai perdura da circa 8 anni, molte aziende hanno chiuso, molte hanno ristretto gli organici, altre addirittura hanno tolto diritti ai lavoratori dipendenti, noi ci troviamo di fronte ad una multinazionale che intende investire nel nostro stabilimento. Fin qui nulla di nuovo, tranne la questione dell’orario di lavoro. 35,5 ore medie settimanali è un messaggio politico importantissimo soprattutto in questo momento dove si sta tentando di rinnovare il contratto nazionale, a fronte di richieste da parte di federalimentare di deregolamentare gli orari con picchi settimanali fino a 72 ore.

-          la collettività. La storia ci insegna che i diritti nel mondo del lavoro sono stati conquistati quando la società si basava su principi solidaristici e collettivi, mettendo in secondo piano il problema personale. Se cominciassimo a ragionare in questi termini, accordi come quello sopracitato verrebbe visto sotto un’ottica più costruttiva, e soprattutto saremmo nei confronti della nostra controparte, più forti.

Ora gli scenari sono incerti, noi tutti lavoratori non possiamo permettere che l’Azienda proceda unilateralmente con l’applicazione del ccnl per quanto riguarda la parte economica. Se così fosse, la nostra risposta dovrà essere immediata.

Vorremmo infine fare una precisazione se mai ce ne fosse bisogno: la RSU Flai Cgil mai firmerà un accordo senza il consenso favorevole dei lavoratori. Questo modo di agire è coerente con la nostra storia e col percorso fatto fin qui. 

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