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Prosegue l’iter per la realizzazione dello stabilimento di bioplastica all’interno dell’area dello zuccherificio di S. Quirico

7 Dicembre 2018
FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL valutano positivamente il progetto di realizzazione dell'impianto

FAI CISL, FLAI CGIL e UILA UIL territoriali di Parma, insieme ai lavoratori e alle Rsu dello Zuccherificio ex Eridania di proprietà del Gruppo Maccaferri, valutano positivamente il progetto di realizzazione di un impianto per la produzione di bioplastica, biologica, biodegradabile e biocompostabile, da parte di Sebiplast srl, compartecipata a metà dal gruppo Maccaferri e da Bio-On.

Il progetto prevede la riconversione di parte dell’area occupata oggi dallo zuccherificio senza consumo di suolo, in stretta sinergia con parte degli impianti già esistenti nel sito.

A tutela dell’occupazione dei lavoratori del sito, i sindacati confederali di categoria seguono da oltre due anni il percorso di riconversione intrapreso dal Gruppo Maccaferri per far fronte alla crisi del settore bieticolo saccarifero, che allo stato attuale non potrà garantire ancora per molto continuità produttiva, a causa dell’abolizione del sostegno comunitario al comparto e della concorrenza dei produttori nord europei.

Durante i numerosi incontri sindacali tenutisi con la direzione del gruppo Maccaferri, è stato sempre ribadito che l’impatto ambientale del nuovo impianto sarà basso e che la produzione di questa tipologia innovativa di plastica sarà al 100% naturale, senza uso di idrocarburi, oltre che biodegradabile in acqua e suolo con una tempistica simile a quella del legno.

Si è conviti che l’investimento di Sebiplast srl, nel rispetto della salute pubblica, possa essere un’importante opportunità per il territorio in termini di garanzie occupazionali, di riqualificazione dell’area esistente, di innovazione nell’ambito della chimica verde e della sostenibilità ambientale delle produzioni.

Si condivide l’attenzione dimostrata dalle amministrazioni competenti che hanno convocato l’istruttoria pubblica, ieri 6 dicembre, per acquisire elementi utili di conoscenza e giudizio in relazione all’impatto ambientale del progetto, a garanzia di trasparenza e volto a rassicurare tutti sulla ecosostenibilità del nuovo impianto da realizzarsi entro la fine del 2020.

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