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Prosegue la mobilitazione dei poligrafici della Gazzetta di Parma

29 Dicembre 2009
Nuovi scioperi il 30 dicembre e il 1° gennaio

Dopo la giornata di sciopero dei poligrafici della Gazzetta di Parma, effettuata lo scorso 23 dicembre in concomitanza con lo sciopero dei giornalisti, i sindacati di categoria SLC Cgil, Fistel Cisl e Uilcom Uil e la RSU hanno proclamato due nuove giornate di astensione dal lavoro per il 30 dicembre e il 1° gennaio prossimi.

Nel pomeriggio del 30 dicembre, a partire dalle ore 15, i lavoratori saranno in presidio davanti alla sede della storica testata, in Via Mantova, 68, con striscioni e volantini, per illustrare le ragioni della mobilitazione, che vuole contrastare il piano di riorganizzazione aziendale presentato dall’amministratore delegato.

I sindacati di categoria e i lavoratori intendono, con questa nuova iniziativa di lotta, ribadire la netta contrarietà nei confronti delle misure con cui la dirigenza aziendale intenderebbe affrontare quella che a tutti gli effetti si presenta come la più grave crisi editoriale degli ultimi anni: esternalizzazione di lavorazioni (a partire dalla composizione grafica della pubblicità), soppressione di funzioni (correttori di bozze), cassa integrazione straordinaria nei reparti coinvolti da una nuova organizzazione del lavoro, come centro stampa, servizi generali, area di preparazione (tipografia).

 

In un momento in cui tutto il mondo editoriale attraversa, una crisi dovuta in gran parte ai minori ricavi pubblicitari, alla minore diffusione del cartaceo e alla crescita del web, occorrerebbe sempre più ragionare, dicono i sindacati, in un’ottica di integrazione dei mezzi di informazione e su progetti editoriali di più ampio respiro; la scelta della Gazzetta di Parma, invece, è quella, a quanto pare, di puntare unicamente sulla riduzione dei costi e sui tagli degli organici. Ancora una volta si fa pagare ai lavoratori una incapacità strategica, aggravata peraltro da una indisponibilità alle relazioni sindacali nonostante i lunghi mesi di trattativa e di tentativo di dialogare da parte delle organizzazioni di categoria.

 

In questa vertenza particolarmente pesante, sindacati e RSU sentono l’urgenza di esprimere  solidarietà ai giornalisti precari del quotidiano, il cui futuro, così come evidenziato dai colleghi stabili, risulta più che mai incerto per una testata storica come la Gazzetta di Parma.

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