Prosciuttifici e qualità del lavoro, iniziativa riuscita

15 Giugno 2010

Oltre 500 lavoratori al Centro Culturale di Langhirano

 L'iniziativa tenutasi questa mattina al Centro Culturale di Langhirano ha visto una
enorme partecipazione di lavoratori (oltre 500) che la sala è riuscita a contenere solo in minima parte.
Questa massiccia presenza ha dato la misura dell'interesse che questi temi riscuotono trai lavoratori.
Tutti i relatori hanno concordemente rilevato che la crisi non deve essere utilizzata per comprimere i diritti dei lavoratori, così come non è tollerabile l'infiltrazione di soggetti imprenditoriali che non tengano conto della coesione sociale e dell'equilibrio che nel nostro territorio si è raggiunto grazie all'integrativo provinciale, in scadenza quest'anno.
La segretaria generale della Flai, Tilla Pugnetti, ha introdotto l'iniziativa proponendo la costituzione di una task-force che al pari del settore edile, possa monitorare il rispetto delle leggi e dei contratti di lavoro. Ai delegati sindacali e ai lavoratori del settore è stato richiesto un impegno straordinario per denunciare le situazioni in cui appalti non regolari o somministrazioni di personale (anche attraverso “caporali”) mettono a repentaglio i diritti, la qualità delle produzioni e la solidità delle aziende dell'intero comparto.
I sindaci della pedemontana hanno confermato le problematiche sollevate dal
sindacato e hanno rilanciato il ruolo del Distretto del Prosciutto, che dovrà occuparsi anche di questi aspetti sociali.
Gli organismi di controllo intervenuti si sono detti interessati alla collaborazione con istituzioni e sindacato perché sia per quanto riguarda gli aspetti di sicurezza sul lavoro, sia per le coperture contributive Inps, la frammentazione del ciclo produttivo e la rincorsa agli appalti a condizioni sempre più basse incide notevolmente sulla loro attività.
Anche il vice-presidente della Provincia, Pier Luigi Ferrari, ha sottolineato
l'importanza dell'iniziativa e la grande risposta che ha avuto trai lavoratori del settore.
Ivan Comotti della Flai Cgil nazionale ha tratto infine le conclusioni della giornata,
rivendicando il lavoro svolto dalla categoria degli alimentaristi con il Progetto Carni a livello nazionale e ricordando a tutti che bene fa Parma a tenere alta la guardia perché la competizione non si può fare sul costo del lavoro ma valorizzando le produzioni legate al territorio e contrastando l'agropirateria.
Da oggi la Flai di Parma, rafforzata dall'aperto sostegno dei lavoratori e delle
istituzioni, proseguirà ancora di più la lotta per la difesa della legalità e dei diritti.