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Primo maggio, negozi aperti a Traversetolo

28 Aprile 2011
Così l’Amministrazione comunale abolisce la festa del lavoro

Il Comune di Traversetolo per la prima volta nella storia decide di non rispettare la festa del primo maggio e concede una deroga che permette l’apertura degli esercizi commerciali e lo svolgimento del mercato, nonostante si tratti di una festività per la quale la legge regionale del 2007 aveva previsto l’obbligo di chiusura.

 

Le organizzazioni sindacali unitarie di categoria e confederali ritengono molto grave la decisione del sindaco e della giunta: il primo maggio è la festa dei lavoratori e in questo modo oltre ad impedire ai molti addetti del settore di poterla celebrare si svilisce una importante ricorrenza civile.

 

Come parlare di lavoro in una piazza occupata da bancarelle mentre la gente decide tra una maglietta e un paio di scarpe? Evidentemente chi amministra il Comune non ha tra le proprie priorità il tema del lavoro e del suo valore, la crescita civile e culturale che si manifesta anche con il rispetto delle più importanti ricorrenze civili.

 

A ridosso della festività il Comune ha convocato le parti sociali per il tentativo di concertazione e nonostante il parere contrario delle OO.SS. gli amministratori hanno deciso di proseguire nella loro decisione di apertura. Le richieste dei commercianti che l’Amministrazione ha deciso di assecondare si  basano sull’ormai abusato tema della crisi. Ma siamo così sicuri che la formula del “sempre aperti” aiuti a risolvere la crisi economica del Paese? Forse servirebbe qualche soldo in più da mettere in tasca a lavoratori e pensionati per far riprendere i consumi.

 

Pensiamo che in una situazione di crisi del nostro Paese, di crisi dei consumi in cui molte famiglie e lavoratori vivono un forte disagio, sia fuorviante quanto inopportuno porre al centro dei problemi la discussione sulla necessità di mantenere i negozi aperti il 1 maggio.

 

FILCAMS CGIL, FISASCAT CISL e UILTUCS UIL dichiarano e ribadiscono la propria contrarietà ad un sistema deregolamentato e spinto all’estremo che vuole il settore del commercio aperto tutto l’anno e in cui anche festività importanti come quella del 1 maggio possono essere “vendute”.

 

Riteniamo sbagliato e dannoso il ricorso alle aperture festive perché si mercifica e si svuota il senso di questa giornata proiettando il messaggio che nulla ha più valore della società dei consumi e si trasmette l’idea di dare risposte ai bisogni attraverso l’induzione al consumo sempre e comunque.

 

Riteniamo sbagliato e dannoso il ricorso selvaggio alle aperture festive ad ogni costo perché ancora una volta si tenta di affermare un ruolo distorto di servizio di pubblica utilità attribuito al settore del commercio. Riteniamo sbagliato e dannoso oltre che di nessuna prospettiva di sviluppo guardare al settore del commercio e alle difficoltà che attraversa riducendo ancora una volta la soluzione alla liberalizzazione spinta delle aperture festive dei negozi.

 

Riteniamo doveroso proprio in occasione del primo maggio sensibilizzare l’opinione pubblica a difesa dei lavoratori del settore e della festa di tutti i lavoratori che oggi il sindaco e la giunta comunale di Traversetolo non rispettano.

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