Nota stampa di Patrizia Maestri, segretaria generale Cgil Parma
“Il primo rapporto sull’economia di Parma nel 2011, presentato questa mattina in Camera di Commercio, relativo all’andamento del primi tre trimestri dello scorso anno, evidenzia un quadro tendenziale che conferma i dati negativi registrati già dal 2008.
Tra i diversi elementi di preoccupazione, credo meriti evidenziare la modificazione ormai strutturale del nostro tessuto produttivo e imprenditoriale, con particolare riferimento alle gravi difficoltà in cui versano molte piccole e piccolissime aziende, soprattutto artigiane, da sempre cuore della nostra economia.
Anche il commercio al dettaglio, che ha sempre rappresentato una sorta di ammortizzatore sociale assorbendo in gran parte molta disoccupazione generata nel settore industriale, sembra segnare il passo, soprattutto per quanto riguarda le piccole imprese, cosa peraltro solleva dei dubbi circa l’efficacia delle liberalizzazioni attuate con l’ampliamento degli orari di apertura, che finisce per danneggiare tanto i lavoratori che gli stessi operatori commerciali.
Preoccupa ancora fortemente l’andamento del settore delle costruzioni, negativo sia nel comparto dell’edilizia residenziale che delle opere pubbliche, senza contare la forte diminuzione, anche in questo settore, del numero degli artigiani (che darebbe ragione a quanti, come il sindacato, hanno più volte denunciato come “pseudo-artigiani”, avvero dipendenti camuffati, e quindi a più basso costo per l’impresa).
Ritengo di particolare interesse, nella relazione del Presidente della Camera di Commercio Andrea Zanlari, il riferimento alla ripresa delle vendite nel comparto dei prosciutti, motivata dall’introduzione di innovazioni di processo e di prodotto, a cui occorrerebbe tuttavia far seguire una riqualificazione anche dei rapporti di lavoro, come da tempo il sindacato chiede, mettendo un freno alle esternalizzazioni e agli appalti al massimo ribasso che credo alla lunga non giovino alla promozione dei nostri prodotti di eccellenza.
Infine, se è vero come afferma il presidente Zanlari, che il sistema economico territoriale avrà buoni margini di recupero se saprà stringere i ranghi e recuperare risorse, anche sul piano morale, credo che si debba continuare ad avere ben presente che tale processo non può che partire proprio dalla città capoluogo, da Parma, da troppo tempo in deficit su questo piano”.