Questo sito non utilizza cookie per le proprie funzionalità o per mandarti pubblicità. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie tecnici per la gestione del sito. Per saperne di più clicca qui.
CGILParma.it


ISCRIVITI ALLA CGIL


Giovedì 25 Aprile 2024
HOME PAGE
CATEGORIE
SERVIZI
CHI SIAMO
ORARI-SEDI-TELEFONI
CONTATTACI

Presidio ospedaliero Vaio, lettera aperta

5 Febbraio 2014
Di Maurizio Miati (Fp Cgil Sanità) e Vincenzo Vassetta (C.D.L. Fidenza)

Il Direttore Generale dott. Massimo FABI, il Direttore Sanitario dott. Ettore BRIANTI e il Direttore del Distretto Fidenza dott.ssa Maria Rosa SALATI dell’Azienda USL Parma sono i destinatari di una lettera redatta da Maurizio MIATI (FP CGIL Sanità provinciale) e Vincenzo VASSETTA (Camera del Lavoro di Fidenza), il cui testo riproduciamo di seguito.

 

“La Funzione Pubblica CGIL Sanità di Parma e la CGIL Camera del Lavoro di Fidenza, a proposito dell’articolo di stampa apparso su di un quotidiano locale lo scorso 31 gennaio, manifestano la loro preoccupazione per una situazione che starebbe portando, a seguito della parziale chiusura del vicino ospedale di Fiorenzuola, ricadute a livello di afflussi sul Presidio Ospedaliero di Vaio, che, come si evince dal richiamato articolo di stampa, già a fine del 2013 vantava un tasso di occupazione posti letto dell’85% (oltre il 90% in alcuni servizi).

Il concomitante processo di riconversione dei posti letto della L.D.P.A. dell’Ospedale di S. Secondo P.Se, che sta portando a costituire delle eccellenze nel polo Casa della Salute, ma anche al prossimo trasferimento di 10 posti letto proprio di L.D.P.A. presso lo stabilimento di Vaio, impone, a giudizio delle scriventi, da una parte un momento informativo istituzionale per condividere quali saranno, in prospettiva futura, le date dell’edificazione della nuova ala di Vaio e per conoscere nel dettaglio quali potrebbero essere le destinazioni dei nuovi posti letto in relazione alle esigenze del bacino di utenza della popolazione; dall’altra parte impone una ripesatura complessiva dell’offerta assistenziale proprio dei reparti di degenza dell’ospedale di Vaio, poiché tassi occupazionali così elevati con conseguentemente un possibile aumento di casistiche di ricoveri con maggiori complessità e comorbilità rispetto al recente passato potrebbero gravare in maniera ponderale su organici, sottoposti tra l’altro al blocco del turn over come disposto della Regione per fare fronte ai tagli della Spending review.

Tra le criticità da segnalarsi, a giudizio delle scriventi, sicuramente il Dipartimento Medico e il Pronto Soccorso, che ad oggi starebbe subendo in maniera più diretta e pesante il riflesso dell’avvenuta chiusura del presidio di Fiorenzuola.

Pur riconfermando la bontà degli accordi sottoscritti di recente che, a livello sperimentale, hanno portato a ridefinire alcune fasce di presenza del personale infermieristico e socio-sanitario proprio all’interno del Pronto Soccorso e all’integrazione dell’organico di una unità infermieristica, ora diviene necessario, se si confermasse un probabile trand in aumento di accessi, operare celeri interventi che consentano, attivando un dialogo anche con la Regione che per lo meno porti ad una deroga temporanea alla contingentizzazione rigida del personale favorendo possibilmente strumenti di mobilità tra la AUSL di Piacenza e quella di Parma in maniera ragionata e coordinata di personale già impiegato a Fiorenzuola e che porti altresì ad un significativo adeguamento dell’organico in forza al Pronto Soccorso.

A tal riguardo sarebbe necessario garantire, per dare risposta a quanto evidenziato, la presenza nelle fasce diurne, pur con i noti limiti strutturali dei locali nei quali ad oggi si trova ad essere ubicato il Pronto Soccorso, l’attività di tre ambulatori con relativo organico (Dirigenti Medici e personale sanitario e di supporto), così come alla notte di due ambulatori; tuttavia si ritiene ad oggi necessario valutare una differente soluzione per la strutturazione integrata del personale dell’Emergenza Territoriale 118 all’interno del Pronto Soccorso poiché il personale infermieristico si può trovare spesso impegnato negli interventi in emergenza con l’automedica o nei trasporti secondari dei pazienti, mentre i Medici possono anch’essi essere impegnati con l’automedica.

Le scriventi propongono, prendendo anche a riferimento soluzioni già presenti nel nostro territorio, una necessaria valutazione circa l’istituzione di un Punto Bianco, che vada a sgravare il Pronto Soccorso stesso di tutta una serie di accessi, che spesso costituiscono un gravame eccessivo sulle capacità ricettive, con tempi di presa in carico che per forza maggiore così si dilatano.

Una riflessione a sé merita il dato da sviluppare e confrontare riguardante un probabile aumento di accesso di pazienti pediatrici, anche a fronte della presenza a Vaio di un numero esiguo di posti letto dedicati, con conseguente probabile attivazione di trasporti o invii d’utenza poi presso l’Ospedale di Piacenza o l’Ospedale Maggiore di Parma.

Pare da ultimo necessaria, affrontando la tematica più complessiva del Dipartimento delle Emergenze, anche una valutazione sul sistema dei Trasporti Infermi secondari, che con l’attuale organico potrebbe vedere ancora ad oggi non sempre garantita la presenza infermieristica.

In attesa di riscontro, fidando in un positivo recepimento degli spunti contenuti nella presente nota redatta con mero spirito propositivo da parte della Categoria della Sanità e della Camera del Lavoro Zonale, si porgono distinti saluti”.

CONDIVIDI


SU WHATSAPP
SU TWITTER
SU FACEBOOK




A cura dell'Ufficio Stampa e del Centro Sistemi Informativi CGIL di Parma © Copyright 2000-2024
Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome