Questo sito non utilizza cookie per le proprie funzionalità o per mandarti pubblicità. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie tecnici per la gestione del sito. Per saperne di più clicca qui.
CGILParma.it


ISCRIVITI ALLA CGIL


Venerdì 29 Marzo 2024
HOME PAGE
CATEGORIE
SERVIZI
CHI SIAMO
ORARI-SEDI-TELEFONI
CONTATTACI

Presidio Fincuoghi: per non abbassare la guardia

8 Aprile 2011
Lavoratori, sindacati e istituzioni oggi a Sassuolo per chiedere la positiva chiusura della vertenza

Si è svolto questa mattina a Sassuolo di Modena, davanti alla sede di Edilcuoghi, un presidio a sostegno della positiva chiusura della vertenza che sta interessando ormai da tre anni l’azienda ceramica, che nella nostra provincia conta  due stabilimenti, a Borgotaro e Bedonia.

 

“La presenza al presidio di quasi trecento lavoratori, di tutte le sigle sindacali, dei rappresentanti dei Comuni coinvolti, oltre che del vice presidente della Provincia, Pier Luigi Ferrari – è il commento di Patrizia Maestri, segretaria generale della Cgil di Parma, presente con la delegazione territoriale – dimostra la volontà comune di non abbassare la guardia, e di portare a casa il risultato a cui tutti insieme stiamo lavorando da così tanto tempo”.

 

“Le possibili soluzioni – aggiunge Vincenzo Vassetta, segretario generale della Filctem Cgil di Parma – sono diverse. Sicuramente, la novità delle ultime ore, che riguarda l’interesse all’acquisto manifestato dalla Abk di Modena e l’avvio di una procedura di affitto di azienda ai sensi della legge 428, in attesa del pronunciamento del tribunale in merito al concordato preventivo, risulta al momento l’unica proposta formalizzata. E peraltro presenta una criticità: quella di non comprendere i lavoratori di Bedonia”.

 

In attesa di ulteriori sviluppi, non si può tuttavia non sottolineare, conclude Paolo Spagnoli, segretario della Camera del Lavoro di Borgotaro, “il grande senso di responsabilità con cui le istituzioni delle due province, Parma e Modena, si sono presentate a Sassuolo per rivendicare che non ci sono un prima e un dopo, e non ci sono gerarchie tra territori. Ovvero: che si deve continuare a cercare una soluzione che garantisca un futuro produttivo ad entrambi gli insediamenti (va evidenziato che il nostro è in una situazione di maggiore criticità), oltre che una continuità occupazionale a tutti i lavoratori. Solo il tavolo regionale può tenere insieme queste istanze, e le specificità di ogni sito produttivo. Occorre insomma la garanzia che i soldi pubblici di Soprip vengano utilizzati per garantire tutti i posti di lavoro. Non siamo a favore di quella o questa cordata, ma di chi potrà salvaguardare sia la tenuta occupazionale che le prospettive di sviluppo di Fincuoghi”.

 

CONDIVIDI


SU WHATSAPP
SU TWITTER
SU FACEBOOK




A cura dell'Ufficio Stampa e del Centro Sistemi Informativi CGIL di Parma © Copyright 2000-2024
Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome