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Personale insufficiente, uffici aperti a giorni alterni e carenze organizzative di Poste italiane: ecco le cause delle code e delle proteste di questi giorni.

3 Settembre 2021
SLC CGIL ha sollecitato più volte Poste Italiane a rivedere i numeri ma l’azienda continua a fuggire dai problemi

 

E’ apparsa sulla stampa locale più volte in questi giorni, la notizia di lunghe code e proteste negli uffici postali di Parma. Le cause sono le stesse da tempo e noi lo abbiamo dichiarato sempre pubblicamente sulla stampa, ai tavoli provinciali, regionali e nazionali: personale insufficiente, uffici aperti a giorni alterni e carenze organizzative.

“Il personale ce la mette tutta, sopperendo spesso anche alla cattiva organizzazione ma, come più volte da noi denunciato, è insufficiente – dichiara Antonella Monteverdi (RSU SLC CGIL di Poste) - e per i cittadini diventa sempre più ardua la possibilità di fruizione dei servizi essenziali che Poste Italiane eroga nella nostra provincia. Gli operatori sono pochi, con un numero di sportelli aperti, in alcuni posti anche a giorni alterni, non coerente con il fabbisogno dei cittadini”.

Come SLC CGIL abbiamo sollecitato più volte Poste Italiane a rivedere i numeri ma l’Azienda continua a fuggire dai problemi che poniamo a tutti i tavoli e in tutte le sedi, lasciando di fatto decine di Operatori di Sportelleria in situazioni di estrema difficoltà nella gestione quotidiana, dovendo in aggiunta fronteggiare l'esasperazione dei cittadini.

"Per tutte queste ragioni – dichiara Marcello Diego, Segretario generale SLC CGIL Parma – abbiamo anche indetto uno sciopero regionale partecipatissimo il 01 marzo di quest’anno.

Siamo stati l’unico sindacato che ha sfidato Poste Italiane sull’organizzazione del lavoro".

Per evidenziare le ragioni dello sciopero abbiamo anche scritto ai sindaci delle diverse comunità – aggiunge Diego- al Presidente della nostra provincia e alla Regione Emilia Romagna. Da quest’ultima siamo stati anche convocati ad un tavolo insieme a Poste Italiane che però, guarda caso, ha preferito non presentarsi”.

Ma noi non molliamo: SLC CGIL continuerà a stare al fianco dei lavoratori di Poste Italiane e dei cittadini affinché i primi vengano messi nelle condizioni di svolgere dignitosamente il proprio lavoro ed i secondi abbiano un servizio pubblico degno di essere chiamato tale.

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