Questo sito non utilizza cookie per le proprie funzionalità o per mandarti pubblicità. Scorrendo questa pagina o cliccando qualunque suo elemento acconsenti all’uso dei cookie tecnici per la gestione del sito. Per saperne di più clicca qui.
CGILParma.it


ISCRIVITI ALLA CGIL


Giovedì 25 Aprile 2024
HOME PAGE
CATEGORIE
SERVIZI
CHI SIAMO
ORARI-SEDI-TELEFONI
CONTATTACI

Part-time in Azienda Ospedaliero-Universitaria

17 Maggio 2011
Secondo i sindacati di categoria si adottano misure scorrette

Nonostante la circolare della Regione Emilia Romagna, l’Azienda Ospedaliero-Universitaria di Parma sta utilizzando, in modo ritenuto grave dai sindacati di categoria FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, FIALS e FSI, procedure che costringono i dipendenti con contratti part-time a rivedere i contratti individuali pur ritenuti funzionali all'organizzazione, aggiungendo la temporaneità in netto contrasto con la norma e dimostrando di non comportarsi secondo i principi di correttezza e buona fede.

 

Perché l’Azienda ha deciso di non tenere conto delle disposizione della Regione in cui opera proprio sull'istituto del part-time, che trova il suo fondamento nel bisogno di conciliare i tempi di lavoro con quelli della vita, in particolar modo per le lavoratrici? In quale passaggio della circolare si fa riferimento alla “temporaneità”?

 

FP CGIL, CISL FP, UIL FPL, FIALS e FSI ribadiscono la propria contrarietà a tali disposizioni, diffidando l’Amministrazione dal continuare con le procedure attivate e confermano l’intenzione di tutelare i lavoratori anche avviando vertenze collettive o individuali. Invitano inoltre tutti i dipendenti a non firmare alcun modulo, in quanto l’attuale contratto a part-time non prevede alcuna scadenza.

 

I sindacati di categoria chiedono inoltre, con forza, il rispetto degli attuali part-time ante e post 2008; nessuna revoca unilaterale dei part-time attualmente in essere ma esclusivamente sulla base di adesioni volontarie; la rivalutazione dei part-time solo in presenza di contratti recanti le causali che ne hanno determinato la concessione, perché la legge lo prevede e in presenza di reali, particolari situazioni organizzative, in nessun altro modo risolvibili; nessuna accettazione di meccanismi di “alternanza” tra nuovi (in attesa) e vecchi part-time, secondo la giustificazione di non potere concedere nuovi part-time in quanto i vecchi, quelli concessi prima del 2008, impedirebbero ai nuovi richiedenti di ottenerne la concessione: questo è falso, una tesi non supportata dai fatti.

CONDIVIDI


SU WHATSAPP
SU TWITTER
SU FACEBOOK




A cura dell'Ufficio Stampa e del Centro Sistemi Informativi CGIL di Parma © Copyright 2000-2024
Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome Ottimizzato per Google Chrome