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Parmazerosei e il futuro dei servizi educativi a Parma

1 Ottobre 2012
FP CGIL: "Il Comune intende ancora svolgere il ruolo di produttore di servizi pubblici?"

In questi giorni stiamo assistendo ad un balletto dei favorevoli e contrari all'esperienza di Parmazerosei, già ampiamente contestata alla sua nascita. Protagonisti un comitato di genitori e le organizzazioni sindacali di categoria.

Oggi pare che una gran parte dei genitori sia soddisfatta del servizio e la FP CGIL di Parma è la prima a rallegrarsene, anche in virtù del credito dalla stessa riconosciuto alla qualità degli operatori della cooperazione.

È tuttavia d’obbligo evidenziare che anche la qualità del servizio delle scuole a gestione diretta del Comune è sempre stata sottolineata, sia dall’utenza dei suddetti servizi che dalle Amministrazioni che si sono avvicendate al governo della città.

Per la FP CGIL non è mai esistito un problema di qualità degli operatori e nemmeno un problema di integrazione tra pubblico e privato, ma alcune domande poste a suo tempo alla giunta Vignali hanno senso, secondo il sindacato, anche nell’era Pizzarotti, al di là di quanto asserito in campagna elettorale.

Innanzi tutto, quale futuro si prospetta per i servizi educativi a gestione diretta del Comune? La precedente giunta non ha mai fatto mistero di volere un Comune con meno dipendenti e con prevalenti funzioni di controllo. È questa l'opinione anche della giunta Pizzarotti?

Se la strada è quella di una progressiva esternalizzazione dei servizi cosa, resta del patrimonio del Comune se dopo Parmazerosei dovessero prospettarsi altre simili società partecipate?

Inoltre, se il progetto è quello di una progressiva smobilitazione, quali investimenti si faranno sul personale pubblico per garantire la motivazione in quelle strutture che restano in capo al Comune di Parma?

Infine, la società Parmazerosei era davvero necessaria per dare risposte all'utenza della città? Non sarebbe stato meglio dirottare i fondi della metropolitana nella ristrutturazione e nella manutenzione delle scuole per l'infanzia a gestione diretta e renderle così più accoglienti ed efficienti?

Oggi, ancora più di ieri, di fronte ai tagli della finanza pubblica, è necessaria chiarezza nei confronti dei cittadini specialmente sul ruolo che il Comune deve avere in servizi cruciali e strategici come i servizi educativi.

In ultima analisi: l’Amministrazione comunale di Parma intende ancora svolgere un ruolo di produttore di servizi? La FP CGIL chiede alla giunta Pizzarotti di rispondere a questa semplice domanda.

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