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Parmalat verso la mobilitazione

3 Marzo 2011
Il Coordinamento giudica insufficienti le misure illustrate dalla Direzione aziendale

Il Coordinamento nazionale Fai, Flai e Uila del Gruppo Parmalat unitamente alle Segreterie Nazionali valutano insufficienti le misure illustrate dalla Direzione aziendale nell’incontro svoltosi ieri a Parma.

Pur nella condivisione dell’analisi della situazione del settore latte Fai, Flai e Uila ritengono non più dilazionabile nel tempo la ridefinizione della strategia di Parmalat Italia, del relativo progetto industriale e delle missioni produttive dei singoli siti industriali.

È necessario investire per rilanciare gli attuali prodotti (latte, yogurt, succhi, caseario, dessert) consolidando così l’attuale base produttiva ed occupazionale.

Si ritiene indispensabile quindi un allargamento del portafoglio prodotti in grado di garantire redditività e sviluppo a Parmalat Italia. In tal senso Fai, Flai e Uila ribadiscono che le risorse nelle casse dell’azienda, il cosiddetto “tesoretto” debba essere prioritariamente reinvestito all’interno del perimetro industriale di Parmalat Italia e che vada, quindi, evitata ogni possibile deriva finanziaria.

Fai, Flai e Uila porranno in essere tutte le iniziative utili al conseguimento di questi obiettivi a partire dal coinvolgimento delle istituzioni nazionali, attraverso incontri che d’altra parte le OO. SS. hanno già provveduto a chiedere per quanto riguarda l’On. Letta ed il Ministero dello Sviluppo Economico, fino ad arrivare a forme di mobilitazione dei lavoratori.

In particolare per quanto riguarda la Centrale del Latte di Roma la scelta dell’azienda di non ripristinare i volumi produttivi precedenti l’incendio del mese di agosto 2010 è una decisione sbagliata che crea gravi problemi occupazionali e d’altra parte pone l’accento sulle pesanti responsabilità del Sindaco di Roma nella gestione della vicenda della proprietà della Centrale del Latte.

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