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Parmalat, servono investimenti e volumi produttivi, non dividendi

13 Marzo 2012
Flai, Fai e Uila di Parma esprimono preoccupazione sulle strategie della nuova proprietà di Parmalat

In merito alle notizie apparse sulla stampa le segreterie di Flai, Fai e Uila di Parma esprimono preoccupazione sulle strategie che la nuova proprietà di Parmalat sta mettendo in campo. Due terzi dell'utile prodotto nel 2011, soprattutto grazie alla divisione Italia, invece di essere reinvestito viene infatti spartito tra gli azionisti, ossia va per l'83% a Lactalis.

Parmalat oggi ha bisogno più che mai di un vero rilancio industriale. Servono volumi e investimenti.

Rappresentanti della proprietà ci hanno promesso la presentazione di un piano industriale in primavera. Ci auguriamo che ciò avvenga presto perché i segnali pervenuti fino ad oggi non sono incoraggianti.

Ricordiamo anche a tutti che i lavoratori, che hanno contribuito in modo determinante a risollevare l'azienda dal crack, pretendono dalla nuova proprietà il mantenimento degli impegni presi pubblicamente in occasione dell'OPA.

 

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