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Parmalat, rinnovato il contratto integrativo 2023-2025

14 Luglio 2023
Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil: "Consolidato sistema di relazioni sindacali capace di valorizzare la buona occupazione stabile e il giusto riconoscimento economico della professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori"

È stato sottoscritto l’accordo di rinnovo del contratto integrativo 2023 – 2025 del gruppo Parmalat. A darne notizia le segreterie nazionali Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, che spiegano: “L’accordo sottoscritto è frutto di un consolidato sistema di relazioni sindacali capace di valorizzare la buona occupazione stabile e il giusto riconoscimento economico della professionalità delle lavoratrici e dei lavoratori. Tutti elementi indispensabili per migliorare il benessere organizzativo e la competitività aziendale”.

I temi qualificanti dell’accordo, sottolineano i sindacati, sono il rafforzamento delle relazioni industriali attraverso la valorizzazione del ruolo delle commissioni paritetiche a tutti i livelli e della centralità della buona occupazione attraverso percorsi di stabilizzazione dei contratti a termine. Di particolare importanza l’impegno da parte del Gruppo ad applicare, entro il 31 dicembre 2023, in tutti i siti, un accordo di crescita professionale con la previsione di percorsi formativi e correlati a riconoscimenti economici adeguati; in tal senso, anche il diritto soggettivo alla formazione viene disciplinato garantendo momenti formativi per tutti i dipendenti del Gruppo.

Centrali anche i temi della salute e sicurezza nonché della sostenibilità sociale e ambientale, quest’ultima rilevante anche ai fini degli indicatori premiali. Da ultimo, sono state migliorate le tutele di confronto preventivo circa il tema degli appalti.
Sul versante economico è stato conseguito un importante incremento medio del premio per obiettivi di 368 euro, frutto di un già avviato percorso di armonizzazione che ha comportato un aumento che va dai 500 € sul triennio nei siti con importo premiale più contenuto fino ai 330 € nei siti con valore del premio superiore, con un messo in palio, in quest’ultimo caso, di oltre 9000 € nel triennio.

 “L’importante riconoscimento economico – concludono i sindacati di categoria – si affianca ad un piano industriale che conferma la volontà di salvaguardare i livelli occupazionali e il rafforzamento del perimetro aziendale. Quanto sottoscritto sarà ora sottoposto alla valutazione finale delle lavoratrici e dei lavoratori a livello di sito nelle singole assemblee”.

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