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Parmalat, la Flai nazionale interviene sul commissario ad acta

2 Aprile 2013
Le richieste all'azienda

"La sentenza del Tribunale di Parma che nomina un Commissario ad acta per verificare la congruità del prezzo pagato per l’acquisto della Lactalis American Group ed il controllo sulle procedure di vendita, è un atto giudiziario e come tale va rispettato, vogliamo ricordare che come Flai Cgil abbiamo sempre criticato quell’operazione finanziaria da parte della Parmalat perché ritenevamo che le risorse utilizzate per l’acquisto Lactalis U.S.A.,  fossero e dovessero rimanere a disposizione degli investimenti nel nostro Paese e non c’è nessuna correlazione di sviluppo tra l’acquisto di Lactalis U.S.A. ed il piano Industriale Parmalat Italia". Lo dichiara Mauro Macchiesi, Segretario nazionale Flai Cgil.

"Alla Magistratura chiediamo di accelerare il più possibile la verifica ed eventuali decisioni. All’azienda chiediamo di ripristinare gli organi di gestione e di controllo. Perché un gruppo delle dimensioni e complessità gestionali quale è il Gruppo Parmalat non può permettersi dei vuoti di Direzione e gestione, in particolare in un’azienda impegnata a realizzare un piano industriale di rilancio della stessa, che fà parte dell’accordo di riorganizzazione sottoscritto al Ministero del Lavoro il 25 settembre 2012 e precedentemente presentato al Ministero dello Sviluppo Economico. I lavoratori hanno “già dato” : in termini occupazionali con la chiusura degli stabilimenti di Genova e Cilavegna, in termini salariali ed in termini di riorganizzazione del lavoro.
Parmalat in Italia - conclude Macchiesi - è un gruppo industriale strategico nell’agro-alimentare, in particolare in un comparto in cui le politiche industriali di filiera determinano lo sviluppo o meno di un settore agricolo come quello del latte; nei prossimi anni sarà interessata anche da provvedimenti a livello di mercato europeo, come l’abolizione delle quote latte che determineranno delle opportunità, ma anche dei pericoli di ridimensionamento se il settore non sarà supportato da  politiche governative adeguate ed una struttura industriale di impresa in grado di competere sui mercati nazionale e mondiale".

Roma, 2 aprile 2013

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