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Parmalat. Flai Cgil, positivo impegno azienda ma rimangono ancora punti da chiarire

21 Settembre 2012
“Abbiamo ottenuto dal ministero dello Sviluppo di mantenere aperto il tavolo per monitorare la realizzazione del piano industriale”

Oggi presso il Ministero dello Sviluppo economico si è tenuto il previsto incontro con la Parmalat sul piano industriale di riorganizzazione del Gruppo.

 

“Come Flai Cgil – dichiara Mauro Macchiesi, Segretario Nazionale Flai Cgil- abbiamo preso atto positivamente dell’impegno dell’azienda per un investimento nei prossimi tre anni di 180 milioni di euro comprensivo degli investimenti di marketing e strutturali. Rimangono alcuni punti ancora da chiarire; si prevede nei prossimi tre anni un aumento del 4 % di fatturato dovuto quasi esclusivamente alla produzione per conto terzi che non può essere sufficiente alla saturazione della capacità produttiva dei vari siti produttivi, occorre che l’azienda definisca nel più breve tempo possibile una strategia per la produzione di nuovi prodotti. Parmalat Italia non può essere un’azienda competitiva pensando di produrre solo latte in un mercato particolarmente complesso e destrutturato come quello del latte. Inoltre, non è stata ancora chiarita, come richiesto dal Ministero dello Sviluppo Economico nell’incontro precedente del mese di giugno, quale sia la vera missione dell’azionista di riferimento (Lactalis), è per questo motivo che come Federazioni Sindacali Nazionali di settore abbiamo ottenuto dal ministero dello Sviluppo di mantenere aperto il tavolo per monitorare con continuità la realizzazione del piano industriale e sovraintendere ad alcune criticità come le chiusure degli impianti di Genova, Carnini e Civalegna”.

 

La presenza degli amministratori regionali della Liguria e del comune di Genova ha consentito di programmare nei prossimi giorni un incontro in sede di Regione fra Azienda ed Istituzioni locali per valutare a 360° le ipotesi di riconversione del sito prevedendo la ricollocazione dei lavoratori oggi impegnati nella centrale. Nell’incontro è emersa la disponibilità dell’azienda a ricorrere alla cassa integrazione per le situazioni di chiusura dei siti in alternativa alla procedura di mobilità. Nella giornata di lunedì 24 settembre proseguirà il confronto in sede sindacale fra azienda e coordinamento nazionale delle Rsu per definire un piano sociale di sostegno economico ai lavoratori e un piano di ricollocazione per gli stessi lavoratori interessati alla Cig, martedì 25 settembre si terrà un incontro al Ministero del Lavoro per verificare le condizioni di quali ammortizzatori sociali possono essere attivati.

 

Roma 21 settembre 2012

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