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Nuovi scioperi in Banca Monte Parma

5 Aprile 2014
“Non si disdettano gli accordi quando arriva il momento di rispettarli!”

Nell’ambito della vertenza Banca Monte Parma, lo scorso 3 aprile si è svolto presso ABI Milano il “tentativo di conciliazione” previsto dalle normative vigenti in materia di sciopero. Gli esponenti aziendali, mantenendo l’atteggiamento tenuto dall’azienda nell’ultimo incontro con il sindacato, hanno confermato una posizione assolutamente inconciliabile, rifiutando di ritirare la lettera di “disdetta” consegnata il 17 marzo scorso, con la quale vorrebbero determinare (ma non ci riusciranno) tagli alle retribuzioni e possibile ricorso all’attivazione di procedure per la riduzione di personale.

 

Lavoratori e rappresentanze sindacali confermano la loro indisponibilità ad accettare le decisioni di una dirigenza che pensa di poter colpire i trattamenti economici e normativi, e ridurli per sempre; di poter cancellare, con una lettera, l’applicazione di tutta la contrattazione aziendale; di tenere fuori i dipendenti di Banca Monte dalle applicazioni contrattuali di gruppo per isolarli dalle restanti banche del gruppo e per applicare con maggior gravità le procedure di riduzione del personale.  Pensano, in sostanza, di fare loro pagare ancora, dopo quello che hanno già pagato in questi due anni e mettere in discussione i diritti “guadagnati sul campo” e “sudati” dai lavoratori nel pieno rispetto dell’accordo del 14/01/12, solennemente firmato dall’azienda e impegnativo per le parti.

 

Oggi che tocca a loro, sostengono le maestranze, vogliono “ritirare la firma” (come un inadempiente qualsiasi), venendo meno, con un atteggiamento amorale, scorretto e pretestuoso, agli impegni solennemente sottoscritti con atto ufficiale ed esigibile fra le parti.

 

Tutto ciò da parte di un gruppo che predica valori etici, che proclama, nei confronti dei collaboratori, “il rispetto dello spirito degli accordi” (codice etico, 1° capitolo - pag.6); che pone la valorizzazione delle “nostre persone” in testa alle dichiarazioni sul piano d’impresa 2014-17, persone che vengono definite “un patrimonio”… quelle stesse persone che, con il loro lavoro, la loro professionalità ed i loro sacrifici hanno tenuto in piedi una struttura malgrado marchiane carenze gestionali.

 

Questo atteggiamento irresponsabile di Intesa Sanpaolo è semplicemente inaccettabile. É pertanto proclamato un primo pacchetto di scioperi:

·       intera giornata di venerdí 18 aprile 2014 con riunione “assembleare” presso cinema Astra alle ore 9.30 e successiva manifestazione;

·       intera giornata di venerdí 2 maggio 2014 con iniziativa pubblica rivolta a far conoscere le dannose posizioni di Isp.

 

I dipendenti Banca Monte Parma chiedono rispetto per il loro lavoro, per la loro dignità e per il loro futuro: non sono figli di un dio minore. Solo con una forte mobilitazione, con tutte le iniziative sindacali e giuridiche necessarie, e le azioni di coinvolgimento di opinione pubblica ed istituzioni, sarà possibile respingere queste assurde posizioni nei loro confronti.

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