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Number 1, aperta procedura di esubero

17 Maggio 2012
36 licenziamenti in tutta Italia

Si e' svolto a Bologna il 16 maggio l'incontro previsto per la gestione degli esuberi e del processo di riorganizzazione della Number 1 che ha permesso di approfondire i temi già discussi in questi mesi e ha evidenziato le proposte dell'azienda per gestire gli esuberi in modo non traumatico, nello spirito degli accordi precedenti e da quanto previsto dall'integrativo di gruppo.

- Treviso: Confermata la chiusura del sito con conseguenti 3 esuberi gestiti attraverso la ricollocazione di 2 lavoratori a Milano e 1 accompagnamento alla pensione.

- Cagliari: Confermata la chiusura del sito con conseguenti 13 esuberi gestiti attraverso la ricollocazione di 7 lavoratori nella società logistica che subentrerà a Number 1 nel sito di Villacidro, 5 ricollocazioni in una Cooperativa con sede a Cagliari, 1 incentivo all'esodo

- Parma: Confermata la terziarizzazione del servizio di movimentazione del piazzale con conseguenti 6 esuberi gestiti attraverso 2 ricollocazione in Number 1 a Parma e 4 ricollocazioni nella società di trasporti che opera a Parma per Number 1 di cui 2 pensionabili con un periodo di Contratto a Tempo Determinato

- Pomezia: Trasloco a Roma con conseguenti 6 esuberi di cui 2 pensionabili con un periodo di Contratto a Tempo Determinato, 2 ricollocati in Number 1 (1 trasferito a Milano, 1 a Oricola), 2 ricollocati in Cooperativa.

Sui pensionabili definiti nella procedura di mobilità l'Azienda ha raccolto il consenso di 3 lavoratori su 8 (1 a Parma 2 a Milano) e verificherà nei prossimi giorni la disponibilità degli altri 5.

Confermato l'impianto dell'Accordo di Corato per quanto riguarda gli incentivi, negato invece il punto sulle clausole riguardanti le imprese e cooperative subentranti in merito al mantenimento dei posti di lavoro per i lavoratori ceduti.

A queste proposte il Coordinamento e le Segreterie hanno risposto con una valutazione generale che chiede di convenire su un Piano Industriale che dia garanzie di continuità ai lavoratori e permetta al sindacato di lavorare con un margine di tempo e di credibilità sufficienti a garantire il nuovo profilo aziendale.

Le organizzazioni sindacali hanno ribadito la necessità che vengano garantite soluzioni percorribili a tutti i lavoratori in esubero.
Hanno inoltre chiesto di rivedere la cifra del massimale previsto dall'Accordo di Corato e di un nuovo meccanismo di calcolo capace di cogliere le differenze rispetto a quella gestione degli esuberi. In particolare la differenza di reddito in partenza dei lavoratori dei diversi siti e delle soluzioni di ricollocazione ipotizzate: resta l'obbiettivo di colmare le differenze di reddito per quei lavoratori, per un periodo congruo.

Le segreterie ritengono insufficiente il documento di 23 righe presentato, dopo alcune ore di elaborazione, come Piano Industriale.
Nei prossimi giorni si svolgeranno le assemblee per valutare le proposte aziendali, le controproposte sindacali e preparare il secondo incontro, previsto per il 24 maggio.

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