"Non si esce dalla crisi smettendo di pagare gli stipendi"

Il "caso" Immobil House

Desta preoccupazione il gesto estremo compiuto dai 14 lavoratori dell'Immobil House che per protesta sono saliti sul tetto della casa che loro stessi stanno costruendo.

Solo il grande senso di responsabilità dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, unitamente alla professionalità e attenzione delle forze dell'ordine, ha evitato che la situazione potesse degenerare.

L'accordo siglato con la proprietà, nella tarda serata di venerdì scorso, rappresenta una prima risposta sul salario arretrato e attiva la tutela degli ammortizzatori sociali (CIGO) per tutti i 14 lavoratori.

Alle Istituzioni, e alla politica, i sindacati di categoria chiedono da anni risposte concrete alla drammatica "emergenza lavoro", non ci si può accorgere del problema solo quando esplodono la rabbia e la disperazione 

La crisi sta generando diseguaglianze sempre crescenti che stanno diffondendosi nel tessuto sociale delle nostre città. È illusorio per gli stessi imprenditori pensare di fronteggiare la crisi eludendo le norme, negando e riducendo diritti e salari, giocando una competitività al ribasso.

E ormai sembra prassi normale pensare di poter non pagare gli stipendi ai lavoratori ed evitare il conflitto sociale.

Ma così non si esce dalla crisi. Le emergenze vanno affrontate e non lasciate irrisolte. Bisogna ripartire dal lavoro, dalla sua qualità, e ridare dignità ai lavoratori. I sindacati di categoria dell’edilizia si impegneranno a tenere alta l'attenzione sul rispetto degli accordi sottoscritti e sulla ripresa lavorativa.