Proclamato nuovo pacchetto di scioperi contro l'ipotesi di chiusura
Dopo le vicissitudini societarie ed il rischio chiusura del 2009, a cui ha fatto seguito l’acquisizione della maggioranza della società Faram da parte della famiglia Mio, nei giorni scorsi la direzione aziendale ha presentato alle organizzazioni sindacali di Fiom Cgil di Parma, Fillea Cgil e Femca Cisl di Treviso un nuovo piano di ristrutturazione. Tale piano, per far fronte alla difficile situazione di mercato e finanziaria aziendale, prevederebbe la chiusura dello stabilimento di Parma, l’accentramento di tutte le attività produttive nello stabilimento di Giavera (TV), nonché una riduzione occupazionale complessiva di circa 65 lavoratori.
Nel dicembre 2010 Faram S.p.A. cedeva l’attività del proprio ramo d’azienda relativo alla produzione di mobili e arredi in metallo per uffici esercitata presso lo stabilimento di Parma alla società Faram Technology System Srl. Dal punto di vista delle partecipazioni societarie sostanzialmente non mutava nulla. Oggi Faram Technology System Srl conta 41 dipendenti mentre Faram S.p.a. conta 197 dipendenti suddivisi fra gli stabilimenti produttivi di Giavera e Spresiano e le filiali commerciali di Milano e Roma.
Giovedì scorso, i lavoratori di Faram Technology System, riuniti in assemblea, hanno proclamato all’unanimità 24 ore di sciopero da effettuarsi secondo modalità che saranno comunicate dalla Rsu, nonché lo sciopero di tutti gli straordinari. La decisione è maturata nella convinzione che lo stabilimento di Parma con i suoi 40 posti di lavoro debba e possa essere salvato.
“Per far fronte alle difficoltà di mercato e finanziarie del “gruppo” Faram - spiega
Per fine mese è fissato a Parma un incontro con la direzione aziendale, durante il quale si chiede di esplorare tutte le soluzioni possibili per evitare la chiusura e non solo gli strumenti per attenuarne l’impatto sociale. In tal senso, nei prossimi giorni, sarà chiesto un incontro anche alle istituzioni di Parma.