"Chiedo spazio per poter rispondere solo ad una imprecisione del Sindaco di  Parma sulla polemica con la CGIL locale dove ci accusa di antagonismo. Noi siamo certamente di parte. Se antagonisti vedete voi.Dal dizionario.

Antagonismo: azione contrastante di due forze in contesa tra loro.

La CGIL, insieme ad altri sindacati, ha con il Comune di Parma sottoscritto importanti accordi. Su TEP, Enìa,sul Quoziente Parma, sul welfare per anziani e tanti sul personale comunale. Avremmo voluto, ma ci è stato impedito, fare accordi sul piano anticrisi del quale sono evidenti i limiti. Avremmo voluto, si vedano le prese di posizione unitarie dei sindacati, una discussione e un confronto vero sul bilancio di previsione. Avremmo voluto che l'Amministrazione comunale rispondesse alla nostra richiesta di promuovere con le altre Istituzioni una Conferenza economica territoriale. Avremmo voluto che il Sindaco trovasse il tempo per incontrare le rappresentanze di Sidel Simonazzi, impegnate in una difficile ed emblematica vertenza.  Avremmo voluto fossero ascoltate le nostre ragioni, non solo della CGIL, sul progetto WCC. Avremmo voluto che su povertà, diritti, integrazione ci fosse condivisione e non negazione della realtà.

La CGIL che è uscita dal congresso, son sicuro che il Sindaco ne sia informato, ha bisogno di tavoli, posti in cui confrontarsi, fare mediazioni e le lotte quando servono. Tutto per il bene collettivo, almeno per quella grande parte che rappresentiamo. C'è bisogno di lavorare tutti insieme, sindacati, istituzioni e anche la politica. Visti i tempi, nessuno si senta così potente da poter far da solo. Farebbe del male a se  e a tutti noi".

Paolo Bertoletti, segretario generale Cgil Parma