Lettera aperta della FP CGIL provinciale
La FP CGIL provinciale apprende in data odierna della modifica organizzativa della macrostruttura
del Comune di Parma decisa con delibera di Giunta.
Occorre
prendere atto una volta di più di come purtroppo le relazioni sindacali continuino
a rappresentare per questo Comune un laccio al piede, un atteggiamento che non sembra
essere stato modificato nemmeno dopo la difficile recente vertenza sul fondo
2013 non ancora conclusa, che pare non aver insegnato nulla all’Amministrazione
Comunale.
Le
relazioni con le OO.SS. servono non a perdere tempo o a dare un ruolo a qualche
sindacalista, ma ad alimentare un clima di condivisione e di appartenenza ad un
progetto.
Proprio
in questi giorni il Vice Sindaco riconosceva come il modello dei servizi
educativi del Comune fosse un esempio di avanzata integrazione tra vari soggetti
sia pubblici che privati, ma non ha menzionato come tale risultato sia frutto
di un duro confronto - e talvolta di conflitto - con le OO.SS., portato avanti
e sviluppato dai Dirigenti del servizio, dalle Posizioni Organizzative o Quadri
in lunghe ed estenuanti trattative che tuttavia hanno fatto sentire i
lavoratori partecipi di un progetto di integrazione e di sviluppo dei servizi.
Questo per dire che il confronto è un valore.
Oggi
nemmeno l’informazione viene data alle Organizzazioni Sindacali e alla RSU, che
si chiedono dove intenda andare il Comune continuando ad alimentare il malessere
latente tra i lavoratori.
Dov’è
il diverso metodo di coinvolgimento che doveva caratterizzare questa Amministrazione
se coloro che vi lavorano sono coinvolti solo a posteriori?
La
nuova macrostruttura ha alcune grandi novità: si ritorna ad individuare per il
Comune - che ha più di 100.000 - abitanti il Direttore Generale, figura cancellata
al termine della giunta Vignali e non ripristinata dal Commissario Prefettizio.
Il
Direttore Generale nei Comuni con più di 100.000 abitanti è una scelta permessa
dalla legge, ma dobbiamo ricordarci che il Comune di Parma è un ente che deve
fare i conti con una massa incredibile di debiti, sicuramente ereditati, ma che
non permettono grandi possibilità di spesa in materia di assunzione del
personale a causa dei vincoli economici finanziari.
La
scelta del Direttore diventa quindi un grande imprevisto se si assume questa
figura che verrà messa nel piano occupazionale finanziario 2013/2014: tutti gli
altri fabbisogni di educatori, assistenti sociali, insegnanti per i servizi
educativi, di agenti di Polizia Municipale, Amministrativi e tecnici che fine faranno?
Non
potranno che essere sacrificati per dare spazio a questa figura, che per questo
motivo diventa inaccettabile.
La
macrostruttura ha poi al suo interno altre due palesi incongruenze: intanto abolisce
una delle due macro aree, e non si capisce perché una si e l’altra no. O servono
entrambe o diversamente sono inutili.
L’altra
inaccettabile soluzione è l’istituzione di 3 nuove posizioni organizzative:
visto il periodo di magra in cui per costituire il fondo per pagare quanto
definito dai Contratti Nazionali si devono fare lunghe e sfibranti trattative,
con quali risorse pensa di retribuirle l’Amministrazione, con quelle del fondo
dei dipendenti?
Su
questo farebbe un enorme errore e la vertenza che si deve ancora concludere
ripartirebbe immediatamente.
In
Comune non c’è un solo uomo al comando, per questo la FP CGIL le chiede, signor
Sindaco, di dare mandato alla sua delegazione trattante di riprendere i
confronti sia sul piano dei fabbisogni occupazionali, su cui da oltre un mese è
stato richiesto un confronto, provando a intraprendere finalmente una rotta
definita sulle politiche del personale.
I
dipendenti del Comune sono stanchi di sentirsi considerati inutili da questa
Amministrazione.
Un
Direttore Generale oggi non servirebbe e bloccherebbe le possibilità di
assumere personale in diversi servizi, ci ripensi Sindaco prima di arrivare
alla paralisi del Comune.
Sauro Salati, segr.
gen. FP CGIL Parma